Il liberi tutti dell’Opec porta il greggio sotto i 40 dollari al barile

PETROLIO ANCORA IN CADUTA A NEW YORK – La decisione presa venerdì dall’Opec di non indicare più un tetto formale alla produzione degli aderenti al cartello di Vienna potrebbe portare il prossimo anno ad un ulteriore incremento della stessa, lasciando di fatto mano libera ai singoli stati su come comportarsi. Una decisione che ha già portato nuovamente sotto pressione i prezzi del greggio che anche oggi a New York scivolano sotto i 40 dollari al barile oscillando poco sopra i 38,5 dollari dopo i primi scambi.

IRAN, ARABIA SAUDITA E LIBIA POTREBBERO POMPARE DI PIU’ – Oltre all’Iran, che ha già fatto sapere di voler tornare a produrre ed esportare dal prossimo anno almeno 1 milione di barili di petrolio al giorno, anche la Libia ha un buon potenziale di crescita visto che la spaccatura del paese seguita all’intervento militare internazionale che pose fine al regime del colonnello Gheddafi ha ridotto a un quarto la produzione che prima di tale intervento era pari a 1,6 milioni di barili al giorno, secondo solo all’Arabia coi suoi 2 milioni di barili al giorno.

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