Garanzie sui depositi e crisi bancarie, Ue in pressing

GARANZIA DEI DEPOSITI UE, LAVORO NON ULTIMATO – Per l’unione bancaria europea resta ancora molto lavoro da fare: la Commissione Ue ha infatti aperto una procedura di infrazione contro 14 stati membri che non hanno ancora adeguato le loro leggi nazionali per conformarsi alle nuove regole europee in materia di sistemi di garanzia dei depositi. Oltre all’Italia anche Belgio, Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia non avevano approvato in tutto o in parte la legislazione necessaria lo scorso 30 novembre, mentre altre 4 nazioni che hanno ricevuto comunicazione formale dell’apertura di una procedura di infrazione si sono nel frattempo messe in regola.  

DA COMPLETARE ANCHE RISANAMENTO E RISOLUZIONE BANCARIA – I paesi che non vareranno al più presto le necessarie normative nazionali rischiano ora di subire delle multe. La Commissione Ue sta anche facendo pressione perché gli stati membri adottino le nuove regole comunitarie in materia di risoluzione delle crisi bancarie, ma nove delle 28 nazioni della Ue (Belgio, Repubblica Ceca, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia) non hanno varato tutte le norme richieste dalla direttiva sul risanamento e risoluzione delle banche. Grecia e Lussemburgo, infine, non hanno ancora ratificato la direttiva comunitaria sul Meccanismo Unico di Risoluzione e sul relativo fondo.

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