5 titoli europei da comprare

Ottobre è stato il mese migliore per i listini europei degli ultimi sei anni. Con l'indice S&P Europe 350 che ha registrato un rialzo dell'8,9%. Ecco, secondo gli analisti di Société Générale, i titoli che meritano il rating buy, come riportato da Milanofinanza.it.

1. Schneider
Il rating della società francese è buy con target price 65 euro (+18%) perché la domanda del settore costruzioni nei nuovi mercati, esclusa la Cina, è destinata a restare elevata. Sebbene le stime sull’utile per azione (eps) siano state ridotte in media del 2-3% nel 2015-17, il prezzo obiettivo è stato confermato. Il rendimento della cedola è intorno al 4%, a fronte di un dividendo stimato 2,05 nel 2015 e 2,26 euro nel 2016. Negli ultimi 12 mesi il total return è negativo (-9,6%).

2. Renault
Giudizio positivo con target price 101 euro (+14% dalle quotazioni attuali) per la compagnia automobilistica (24 miliardi di capitalizzazione) guidata da Carlos Ghosn. I ricavi del terzo trimestre sono stati superiori alle attese, ma non riflettono ancora pienamente il potenziale del gruppo, a causa di strozzature dal lato dell'offerta in Europa. Il dividend yield è 2,7% nell’esercizio 2015 e 3% nel prossimo (cedola rispettivamente di 2,40 e 2,80 euro). Il titolo negli ultimi 12 mesi ha reso il 54%.

3. Unicredit
Dopo la pubblicazione della trimestrale, le stime sull‘utile per azione (eps) del gruppo guidato da Federico Ghizzoni sono state tagliate in media del 3% dal 2015 al 2018, soprattutto a causa dei minori ricavi. Il prezzo obiettivo del titolo è stato però confermato a quota 7 euro, che corrisponde a un upside del 15%. Il rendimento della cedola è 2,4% in questo esercizio e 3% nel prossimo, a fronte di un dividendo stimato rispettivamente 0,15 e 0,19 euro. Negli ultimi 12 mesi il total return del titolo (35 miliardi di capitalizzzazione) è 4%.

4. Eni
Il rating del gruppo petrolifero guidato da Claudio Descalzi (54 miliardi di capitalizzazione) è positivo con target price 16,5 euro (+9%) perché, escludendo Saipem, il cash flow operativo dei primi nove mesi (8,4 miliardi) è stato in linea con gli investimenti. Nonostante la perdita di 257 milioni di euro (superiore alle attese) nel terzo trimestre, la performance (ex Saipem) è migliore di quella indicata nel piano strategico. Attraente anche il rendimento della cedola (5,3%), previsto 0,80 euro in entrambi gli esercizi. I risultati del quarto trimestre saranno comunicati nel febbraio 2016. Il titolo negli ultimi 12 mesi ha accusato una performance negativa (-7,5%) trascinato al ribasso come i competitor dal calo del prezzo del petrolio.

5. Mark & Spencer
In attesa del bilancio del primo semestre, che sarà pubblicato il 4 novembre (l'esercizio chiude a fine marzo), sul gruppo retail Uk guidato da Marc Bolland è stato ribadito il giudizio positivo con prezzo obiettivo 664 pence (+27%), in ribasso da 704. Nel prossimo anno il rendimento totale del cash (dividendi più riacquisto di azioni proprie) è stimato 7,3%. Il rendimento della cedola è vicino al 4%, in base a un dividendo previsto 19,6 pence nell'esercizio 3/16 e 21,8 pence nel 3/17. Negli ultimi 12 mesi il total return del titolo è 32%.

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