Unicredit taglierà di più per rafforzare margini e patrimonio?

ESUBERI IN UNICREDIT VERSO QUOTA 12 MILA – Tira aria di licenziamenti in Unicredit: secondo l’agenzia Bloomberg la preannunciata riduzione del personale potrebbe anzi rivelarsi più incisiva di quanto finora previsto, portando da 10 mila a 12 mila il totale degli esuberi, così da incrementare la redditività e rafforzare più rapidamente il patrimonio del gruppo rispetto agli obiettivi indicati dal piano industriale 2014-2018 che dovrebbe essere rivisto entro la fine dell’anno. Il ricorso ad un nuovo aumento di capitale viene infatti escluso dalle fonti interpellate dall’agenzia, mentre sembra possibile una ulteriore riduzione dei costi da 1 miliardo di euro l’anno da completare entro il 2018.

MOLTO DIPENDERA’ DA ANDAMENTO CESSIONI – Il numero esatto degli esuberi sembra comunque dipendere anche dalle attese nuove cessioni, in particolare quella di Commercial Bank of Austria, che potrebbero consentire di ridurre di 3.000 unità il numero dei dipendenti fra Austria e Germania senza ricorrere a licenziamenti, mentre altre 6.000 persone lasceranno il gruppo con la cessione della controllata in Ucraina. Nell’aggiornamento del piano industriale dovrebbe essere ribadita la volontà di crescere per linee interne più che per acquisizioni, puntando a sviluppare attività come private banking e wealth management che assorbono meno capitale e generano commissioni. A Milano il titolo Unicredit cede oggi lo 0,85% a 5,845 euro con poco meno di 25 milioni di pezzi già passati di mano.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!