Fed rimane ferma, il focus è sugli sviluppi internazionali

Alla fine, la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi, citando gli ultimi sviluppi globali e il potenziale impatto sull'inflazione. Il FOMC ha anche pubblicato un aggiornamento del famigerato "dot plot", che include la proiezione di ogni singolo membro riguardo al livello dei tassi atteso per il prossimo futuro.

TASSI FED INVARIATI -“L'attesa sul tasso mediano per il periodo tra la fine del 2015 e il 2017 si è ridotta di circa un rialzo l'anno; la più grande sorpresa è che un membro del FOMC si attende che la Fed tagli i tassi sotto lo zero e li lasci a tale livello fino al termine del 2016”, spiega Lisa Hornby, Fixed Income Fund Manager di Schroders. “Il FOMC si aspetta ora che i tassi si attestino allo 0,375% entro fine anno, all'1,375% entro fine 2016 e al 2,625% entro fine 2017. Queste modifiche alle attese sono state compiute in un contesto dove le aspettative sulla crescita sono state riviste al rialzo per il 2016 e quelle sulla disoccupazione sono state tagliate. Anche le attese sull'inflazione sono state riviste al ribasso, per il futuro prossimo”.

OUTLOOK STABILE E POSITIVO – La reazione dei mercati subito dopo la comunicazione della Fed è stata relativamente calma. Inizialmente, l'azionario è salito lievemente, mentre i rendimenti del Treasury decennale sono scesi verso il 2,2% e i bond sulla parte breve della curva hanno sovraperformato quelli sulla parte lunga. “Il mercato dei tassi ora prezza una possibilità del 25% di un rialzo al prossimo meeting, il 28 ottobre. Prima dell'annuncio di ieri della Fed, il mercato stimava al 32% le probabilità di un aumento dei tassi a settembre, così come di un ciclo di rialzi estremamente graduale e atipico, con meno di tre incrementi attesi fino a dicembre 2016. Per meglio capire questa attesa, negli ultimi tre cicli di rialzo dei tassi, la Fed ha in media deciso un aumento di circa 17 punti base ogni mese (o un rialzo ad ogni meeting). Tuttavia, anche con le proiezioni riviste della Fed, il mercato sta ancora scontando un outlook per i tassi di interesse molto più positivo rispetto a quello atteso dall'Istituto centrale americano e da noi. Nel complesso, l'outlook economico della Fed resta relativamente stabile e positivo. Tuttavia, è chiaro che gli sviluppi internazionali domineranno le scelte della Fed nel breve termine”, conclude l’esperta.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!