Giovedì nero a Piazza Affari: Ftse Mib -2,59%

Dopo l'avvio negativo di Wall Street e in scia agli ultimi sviluppi in Grecia, Piazza Affari ha accelerato al ribasso e ha chiuso la seduta in territorio negativo perdendo il 2,59% a 22.378 punti.

LUSSO IN NEGATIVO – Turbolenze che si sono avvertite su tutti i mercati internazionali, sulle valute emergenti e sulle materie prime. Non si è arrestato il copioso flusso di vendite sui titoli del comparto del lusso, che nei giorni scorsi ha dimostrato di essere il più sensibile alle turbolenze in arrivo dalla Cina: Salvatore Ferragamo ha ceduto il 3,33% a 26,10 euro, Luxottica il 3,53% a 61,45 euro, Moncler il 4% a 16,30 euro.

MALE ANCHE LE BANCHE – Male anche le banche, che ieri avevano retto l'urto ribassista: Montepaschi ha perso il 2,84% a 1,878 euro, Intesa SanPaolo il 3,58% a 3,28 euro, Ubi Banca il 2,43% a 7,21 euro, Unicredit il 2,74% a 6,015 euro. Pesante Buzzi Unicem (-3,81% a 15,65 euro) in scia alle rinnovate preoccupazioni sull'economia russa fortemente penalizzata dalla continua discesa del petrolio.

SOFFRE ANCHE L’ENERGIA – In rosso i due colossi pubblici dell'energia: Eni ha lasciato sul parterre l'1,67% a 14,68 euro, mentre Enel è arretrata del 2,45% a 4,058 euro. Ansaldo STS (++0,52% a 9,50 euro) si è salvata dalle vendite a Piazza Affari dopo il via libera dell'Antitrust cinese alla cessione della società genovese alla giapponese Hitachi.

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