Piazza Affari chiude debole dopo nuovo crollo in Cina

Dopo un nuovo crollo della Cina – flessione di oltre il sei percento per Shanghai e Shenzen – i principali listini europei hanno registrato una chiusura debole.

ITALIA IN RIBASSO – Al termine di una seduta altalenante, ma sempre intorno alla parità, l'indice Ftse Mib cede lo 0,08% a 23.390 punti con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi in rialzo a 117 punti base con un rendimento dell'1,81%. Bene invece i dati Istat: a luglio sono state autorizzate 52,4 milioni di ore di cassa integrazione guadagni, con una diminuzione del 26,9% rispetto a luglio 2014. Sulle piazze finanziarie europee in ribasso Londra -0,37%, Francoforte -0,22% e Parigi -0,27%. Debole la Borsa di Zurigo – 0,07%, così come Madrid -0,02% e Lisbona -0,16%. In Grecia l'Athens General flette dell'1,14%.

BENE LE BANCHE – A Piazza Affari bene il comparto bancario – Index bank +0,52% – con Banco Popolare a 16,16 euro (+1,13%), Intesa Sanpaolo a 3,46 (+0,93%) e Mediobanca a 9,855 (+0,61%) sul podio dei rialzi; in controtendenza invece Mps che cede lo 0,72% a 1,941 euro. In affanno il comparto industriale con Cnh Industrial che perde il 2,21 a 7,74 euro, seguito da Finmeccanica -2,12% a 12,45 euro. In ribasso anche i titoli legati al petrolio come Saipem (-1,75%), Tenaris (-1,26%), Eni (-0,97%) ed Enel (-0,51%). Contrastato il lusso: male Tod's -1,44%; bene invece Moncler +0,41%.

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