L’oro non interessa più ai grandi investitori

E’ ANCORA PRESTO PER COMPRARE ORO – L’oro sotto i 1.100 dollari l’oncia vi ingolosisce? Pensate di approfittare di quotazioni ormai calate di oltre il 50% dai massimi visti nell’ottobre del 2012 per inserire il metallo biondo nel vostro portafoglio? Forse fareste meglio ad attendere ancora, perché le cose non sembrano destinate a migliorare tanto rapidamente, anzi. Secondo un sondaggio compiuto da Bloomberg News coinvolgendo 16 tra analisti e trader, infatti, i prezzi potrebbero calare a 984 dollari l’oncia entro i prossimi sei mesi.

ANALISTI E GESTORI VEDONO CALO SOTTO I 1000 DOLLARI – Se fosse vero l’oro toccherebbe il nuovo minimo dal 2009, perdendo un ulteriore 10% circa dai livelli attuali. Il problema sembra essere un mutamento di sentiment di lungo periodo: al momento nessun grande investitori è pronto a scommettere sull’oro, con i trader che stanno “shortando” (vendendo allo scoperto) per la prima volta almeno dal 2006 e i detentori di Etf indicizzati al metallo biondo che stanno vendendoli al ritmo più elevato degli ultimi due anni, provocando una costante debolezza delle quotazioni. Del resto con la prospettiva di un rialzo dei tassi Usa a partire dalla fine dell’anno è difficile trovare molti investitori disposti a investire in un asset che non paga alcun interesse e che, per di più, appare negativamente correlato al dollaro (che dovrebbe trarre ulteriore forza dal rialzo dei tassi). 

COME BENE RIFUGIO PUO’ ANCORA AVERE SENSO – Unica considerazione a favore dell’oro è la sua funzione di “bene rifugio”, il che fa sì che alcuni investitori ancora desiderino detenerne una percentuale in portafoglio in funzione difensiva. Con l’Fmi che continua a sembrare scettico sulla possibilità che la crisi greca sia realmente superata e che l’euro possa evitare ulteriori problemi un poco d’oro può tranquillizzare alcuni investitori rispetto all’ipotesi di nuove turbolenze sui mercati. Anche la domanda fisica di oro, per utilizzi nell’industria della gioielleria e per il conio di monete d’oro da collezione, può offrire un supporto alle quotazioni. Ma difficilmente basterà a far ripartire i prezzi. Anche Goldman Sachs, che correttamente suggerì ai suoi clienti di vendere l’oro prima del calo iniziato nel 2013, prevede che le quotazioni possano calare nei prossimi mesi sotto la soglia psicologica dei 1000 dollari l’oncia.

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