Lagarde (Fmi) non concede altre proroghe, ma qualcosa si muove

NESSUN ULTERIORE PERIODO DI GRAZIA PER ATENE – Non ci saranno ulteriori “periodi di grazia” per la Grecia in caso di mancato rimborso dei quasi 1,5 miliardi di aiuti del Fondo monetario internazionale in scadenza nel mese di giugno che Atene ha deciso di rimborsare in una sola rata, il 30 del mese. Lo ha chiarito oggi dal Lussemburgo dove si sta svolgendo una riunione dell’Eurogruppo il direttore generale dello stesso Fmi, Christine Lagarde, fissando dunque una scadenza rigida entro la quale Atene dovrà raggiungere un accordo coi suoi creditori internazionali e non vorrà andare incontro a un nuovo default che potrebbe essere l’anticamera di una dolorosa uscita dall’euro. Secondo le regole del Fmi (che ad Atene chiede una riforma previdenziale prima di procedere ad erogare nuovi aiuti), una volta che un pagamento avvenga in ritardo, una nazione diventa subito non eleggibile per ulteriori aiuti fino a gli aiuti precedenti non sono stati interamente rimborsati.

RISTRUTTURAZIONE DEBITO POSSIBILE SE GRECIA RISPETTA BAILOUT – La dichiarazione formale di default può invece giungere nell’arco di un mese sull’intero debito o su una parte di esso a seconda delle decisioni assunte dall’International Swaps and Derivatives Association. Chi invece dichiara di rimanere “convinta che se c’è la volontà si troverà una via” per raggiungere l’intesa ed evitare il peggio è il cancelliere tedesco Angela Merkel che da Berlino fa sapere che “se le autorità greche mostreranno questa volontà, allora un accordo con le tre istituzioni (Bce, Ue e Fmi, ndr) è ancora possibile” entro il prossimo fine settimana, quando si riuniranno i capi di stato e di governo per un incontro del Consiglio Europeo. Da parte sua il presidente dell’Euroguppo, Jeroen Dijsselbloem, ha ribadito che l’offerta fatta nel novembre del 2012 di considerare una ristrutturazione del debito greco se Atene rispetterà i termini del bailout in corso resta valida.

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