Usa: le 5 azioni biotech da avere assolutamente

Sul settore biotech Usa, scrive Milanofinanza.it, che ha messo a segno una performance negli ultimi cinque anni del 347%, ma solo del 19,5% da inizio 2015, il rating degli analisti di Morgan Stanley è neutrale, visti i multipli elevati a cui trattano molti titoli. Non mancano però le società che hanno un buon potenziale ancora da esprimere.

1. Ophthotech
La small cap specializzata nelle terapie per il trattamento della degenerazione maculare senile, che ha in Fovista il prodotto di punta, potrà creare notevole valore nei prossimi mesi. Il prezzo obiettivo di 100 dollari è del 104% superiore alle quotazioni attuali e nello scenario più ottimista può arrivare 142 dollari. Ha realizzato un total return (performance + rendimento della cedola) del 13% negli ultimi 12 mesi.

2. Biogen
Target price di 520 dollari (+34% rispetto alle quotazioni recenti), che nell’ipotesi più ottimista sale a 705 (+81%) per la compagnia biotech guidata da George Scangos. La ricerca sostiene l’impegno dell’azienda nella scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni terapeutiche innovative per gravi patologie nell’ambito della neurologia, immunologia ed emofilia. Il titolo tratta 23 volte l’utile 2015 e 19,8 quello del 2016, mentre il p/b (prezzo valore di libro) scende da 7,3 a 6,5. Il roe (redditività del capitale) migliora dal 33,7 al 35%. Negli ultimi 12 mesi ha reso il 26,8%.  

3. Galapagos
La società fondata nel 1999 da Onno Van De Stolpe, che ha sede in Belgio, è nata dalla fusione fra Crucell e Tibotec. Opera nella biotecnologia clinica ed quotata sul Nasdaq dal maggio 2015. Il prezzo obiettivo del titolo che implica uno spazio di rialzo del 32%. Nello scenario ottimista è invece 94 dollari (+70%). Il giro d’affari è stimato in aumento da 109 milioni del 2014 a 202 milioni del 2015, mentre il reddito operativo passerà da -44 a 46 milioni. Tratta 3,4 volte il valore di libro.

4. Portola Pharmaceuticals
Specializzata nelle cure per malattie cardiovascolari (trombosi), autoimmuni e infiammatorie merita secondo gli analisti un target price di 47 dollari (+7%), che nell’ipotesi più ottimista sale a 88 (+101%). Il fatturato dovrebbe fare un balzo, secondo le previsioni, da 25 milioni di dollari del 2016 a 159 milioni nel 2017. Il p/bv del titolo scende da 10,2 a 8,5. Negli ultimi 12 mesi ha reso (total return) l’84%.

5. Chimerix
Dopo aver messo a segno un total return dell’88,5% negli ultimi 12 mesi, la società biotech guidata da Michelle Berrey (focalizzata nelle terapie antivirali) ha spazi di rialzo fino a un prezzo obiettivo di 43 dollari (+7%), che nello scenario ottimista arriva a 60 (+49%). Il driver principale dellan performance attesa sarà il lancio di CMX001 negli Usa nel 2016 e di ROW nel 2017.

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