5 petroliferi sotto la lente degli esperti

Le società di raffinazione europee, riporta Milanofinanza.it, hanno beneficiato del calo del prezzo del greggio e dell’euro debole. Ma la crescita che hanno realizzato è sostenibile? Ecco il parere degli analisti dell'investment bank inglese.

1. Saras
Target price di 2 euro, del 25% superiore alla quotazione attuale, con rating overweight (sovrappesare) per il gruppo che capitalizza 1,5 miliardi. Nell’ipotesi bullish l’obiettivo è 2,50 euro. L’andamento del titolo è molto legato alle aspettative a breve termine sui margini di raffinazione. E visto che questi ultimi continueranno a superare le attese del consensus, le prospettive di Saras sono positive. È penalizzato invece dall’esposizione alla Grecia. Il titolo tratta 7,8 volte gli utili 2015 e 24,4 quelli del 2016, mentre p/bv (prezzo/valore di libro) è 1,7. Non distribuisce dividendo. Il total return (performance+ rendimento della cedola) negli ultimi 12 mesi è stato del 49%.

2. Neste Oil
Rating neutrale (equalweight) con prezzo obiettivo 25 euro (+5%), che nello scenario ottimista sale a 32. Il business delle rinnovabili rappresenta quasi la metà del capitale impiegato. Da questa divisione dovrebbero arrivare le maggiori sorprese in termini di utili. Visti i multipli elevati (p/e 2015 di 10,9) ci sono però società nel settore più interessanti.  Il rendimento della cedola è stimato 2,7% in questo esercizio e nel prossimo, a fronte di un dividendo di 0,65 euro. Negli ultimi 12 mesi ha reso sul listino di Helsinki il 60,8%.

3. Motor Oil
Giudizio overweight (sovrappesare) con target price 10 euro (+27%), che nell’ipotesi bullish sale a 12,50 euro. Durante la crisi la small cap (875,2 milioni di capitalizzazione) ha dimostrato di reggere il confronto, grazie a costi operativi relativamente bassi e a un’elevata complessità, che le ha consentito di realizzare robusti risultati. Per questa ragione è il titolo del settore preferito dagli analisti. L’azione viene scambiata sul listino di Atene con un multiplo di 5 sull’utile 2015 e 7 nel 2016. Il dividend yield è invece 2,5%, a fronte di una cedola di 0,20 euro. Il total return a 12 mesi è stato del negativo (-3%).

4. Hellenic Petroleum
È la maggiore società di raffinazione indipendente con tre impianti e una capacità di 340 kb/d. Ha terminato la ristrutturazione di Elefsina, rendendola molto più profittevole. Le previsioni del mercato sui risultati 2015 sono tuttavia troppo alte e rischiano di deludere. Il rating è underweight (sottopesare) con target price 5 euro, di poco superiore alle quotazioni recenti (4,57 euro). Il p/e del titolo, che capitalizza 1,4 miliardi di euro, è 10 nel 2015 e 13 nel 2016. Il rendimento della cedola è 3,2% in questo esercizio e nel prossimo, visto che il dividendo è 0,15 euro. Il total return a 12 mesi è -21,5%.

5. Pkn Orlen
Prezzo obiettivo di 76 zloty, contro una quotazione recente di 71, per il gruppo polacco a cui è stato assegnato il rating underweight (sottopesare), perché non ci sono motivi che nel breve termine possano trainare al rialzo la quotazione. Il titolo tratta con un p/e oltre la media (11,7 nel 2015 e 13,6 nel 2016) mentre p/bv è 1,3. Il dividend yield è 2,6% in questo esercizio e 2,8% nel prossimo, a fronte di una cedola rispettivamente di 1,85 e 2 zloty.

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