New York nervosa, pesano Grecia e dati macro

INVESTITORI INNERVOSITI DA GRECIA E DATI MACRO – Le trattative tra Grecia e troika non escono dall’empasse, mentre i dati macroeconomici sono apparsi ancora una volta discordanti con le nuove richieste di sussidio di disoccupazione calate nell’ultima settimana da 284.000 a 276.000 unità (consensus: 278 mila domande) e la produttività non agricola i calo del 3,1% dal -1,9% segnato nel trimestre precedente (consensus: -3%). Ce n’è abbastanza per far recuperare parzialmente terreno al dollaro e far scattare qualche ulteriore presa di profitto a Wall Street che così vede il Dow Jones cedere lo 0,45%, mentre l’S&P500 segna -0,56% e il Nasdaq arretra dello 0,47%.

ORO E PETROLIO IN CALO, BOND PRUDENTI – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento del decennale oscillare sul 2,33% e quello del trentennale toccare il 3,05%, dopo che dalle parole del Beige Book diffuso ieri è apparso chiaro che la Federal Reserve vuole attendere ancora prima di valutare un eventuale rialzo dei tassi ufficiali (che il mercato stima possano essere toccati tra dicembre e marzo prossimi), anche in presenza di un’inflazione in lieve rialzo. L’oro soffre il rafforzamento del biglietto verde e torna a 1.174,4 dollari l’oncia (10,5 dollari meno di ieri), l’argento oscilla a 16,16 dollari (32 centesimi di perdita) e il petrolio cala sui 58,13 dollari al barile (1,5 dollari sotto il precedente fixing).

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