La Grecia preoccupa, ma Mps e Carige restano sotto i riflettori

LA CRISI GRECA SI COMPLICA, MILANO CALA – La crisi greca torna a mordere i mercati europei, dopo che nel fine settimana Atene ha fatto sapere che probabilmente non sarà in grado di effettuare i prossimi rimborsi dovuti ai primi di giugno al Fondo monetario internazionale (Fmi). Dopo un’ora abbondante di lavoro a Milano il Ftse Mib cede così l’1,88%, il Ftse Italia All-Share è in rosso dell’1,90% e il Ftse Italia Star perde il 2,22%.

MPS VOLA, I DIRITTI CADONO – Tra le blue chip l’unica a salire è Mps che nel primo giorno dell’aumento di capitale da 3 miliardi fatica ad aprire e sfiora il 20% ex diritto attorno a 1,92 euro per azione, mentre i diritti cedono circa il 13% a 7,525, registrando un andamento in linea con le attese visto il carattere fortemente diluitivo dell’operazione. In deciso calo Saipem, che pare soffrire il calo dell’euro contro dollaro, così come Fiat Chrysler Automobiles e Ubi Banca, tutti in rosso attorno ai 3 punti percentuali. In evidenza tra i titoli a media capitalizzazione Banca Carige, dopo la notizia che la famiglia Malacalza ha acquistato dal socio francese Bpce (Banques Populaires et des Caisses d’Epargne) un altro 4,7% del capitale a 6,74 euro per azione, per complessivi 32,7 milioni.

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