New York delusa dalla Fed, in retromarcia bond e oro

NEW YORK DELUSA DALLA FED – Wall Street perde moderatamente quota dopo che ieri la Federal Reseve ha dato poche indicazioni sulle sue intenzioni parlando tuttavia di fattori “temporanei” alla base del deludente dato del Pil del primo trimestre e portando così gli investitori a non escludere del tutto l’ipotesi che un primo rialzo dei tassi ufficiali possa avvenire in giugno e non dopo l’estate come preventivato fino a ieri. Al momento il Dow Jones cede lo 0,37%, l’S&P500 oscilla a -0,62%, il Nasdaq è in rosso dello 0,91% e le small cap del Russell 2000 perdono l’1,25%.

BOND IN DECISO CALO, MALE ANCHE L’ORO – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento risalire ulteriormente al 2,1%, mentre il tasso sul trentennale guida oscilla ormai sul 2,80%: rispetto a un mese fa nel primo caso il rendimento è salito di 17 punti base, di 27 nel secondo irrigidendo la curva dei tassi americana. Tassi più alti significano dollaro ulteriormente forte, così le quotazioni dell’oro (espresse in dollari) tornano a perdere terreno e calano a 1.180,5 dollari l’oncia (29,5 dollari meno di ieri), quelle dell’argento si portano a 15,96 dollari (perdendo 74 centesimi), mentre il petrolio (pure quotato in dollari) resiste alla pressione ribassista e si conferma sui 58,69 dollari al barile (11 centesimi sopra i livelli del precedente fixing).

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