E anche i Bund a 8 anni scoprono i rendimenti negativi

Dopo il decennale della Svizzera, anche il Bund tedesco con scadenza a 8 anni scopre i rendimenti negativi. La colpa? Può sembrare un paradosso ma l’eccessiva efficacia con cui il "quantitative easing" sta abbassando i rendimenti dei bond governativi dell'Eurozona ne mette a rischio la prosecuzione.

CROLLO RENDIMENTI – La causa si chiama "scarsità", un fenomeno che potrebbe impedire da qui a breve alla Bce di acquistare altri titoli di stato, in quanto non più rispondenti ai criteri fissati dall'istituto. Sta accadendo, infatti, che la maggiore domanda per via degli acquisti dell'Eurotower abbiano fatto diminuire i rendimenti lungo l'intera curva delle scadenze di tutti i bond oggetto del Qe, mandando sotto lo zero quelli dei titoli "core" per le scadenze più brevi. Insomma, persino i Bund a 8 anni hanno toccato un minimo del -0,05%, risalendo successivamente appena sopra lo zero, mentre quelli a 4 anni rendono già al di sotto del -0,2%, la soglia minima accettabile per la Bce, pari al tasso applicato sui depositi overnight delle banche. Ma non è un caso isolato: il calo dei rendimenti ha colpito anche Francia, Olanda, Slovenia, Finlandia, Austria e Belgio, che mostrano rendimenti sotto lo zero per le scadenze più brevi. E anche i BoT a un anno dell'Italia sono stati collocati al minimo di sempre, lo 0,013%, 7 punti base in meno dell'ultima asta di marzo.

SCADENZE PIU’ LUNGHE – In sostanza, Francoforte è titolata a comprare da oggi un 20% in meno di titoli tedeschi eligible, nei fatti riducendo il proprio raggio d'azione e dovendosi così spostare sulle scadenze più lunghe. Il punto è che stanno facendo lo stesso anche gli investitori privati, alla disperata ricerca di rendimenti almeno non negativi, tanto che oggi i decennali tedeschi offrono appena lo 0,16%, vicino al minimo di sempre dello 0,136% di ieri. Di questo passo, spiegano gli analisti di Natixis, non si può escludere che i Bund a 10 anni rendano negativamente entro la fine dell'anno.

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