7 titoli europei da vendere

La partenza del Qe ha migliorato il sentiment degli investitori. Dopo i rialzi realizzati negli ultimi mesi, scrive Milanofinanza.it, alcune società europee sono però arrivate su livelli di valutazione non sostenibili. Ecco i titoli che, secondo gli analisti di Morgan Stanley, meritano il rating sell in quanto sopravvalutati o destinati a deludere le aspettattive.

1. Anglo American
Il gruppo minerario globale guidato da Mark Cutifani merita un target price di 950 pence, del 9% inferiore alle quotazioni attuali, perché lo scenario atteso dei prezzi delle materie prime e la debolezza dei fondamentali della società non giustifica valutazioni più elevate. Il titolo tratta 8,8 volte l’utile 2015 e 7,8 quello 2016. Il ratio p/b (prezzo/valore di libro) è intorno a 0,7. In crescita il rendimento della cedola dal 5,4% dell’esercizio 2015 al 5,7% del 2016. Negli ultimi 12 mesi il total return (performance+dividend yield) è negativo (-21%)

2. Bankinter
Alla banca spagnola è stato assegnato il prezzo obiettivo di 6,25 euro (-9%). Il titolo viene scambiato sul listino di Madrid intorno a 1,5 volte il valore di libro. La cedola (0,21 euro nell’esercizio 2015 e 0,23 nel 2016) implica un dividend yield superiore al 3%. Negli ultimi 12 mesi ha reso (total return) il 15%.

3. Dixons
Il target price della catena retail inglese di elettrodomestici e tlc fondata da Charles Dunstone è 340 pence (-21%). Alle quotazioni attuali il titolo è sopravvalutato, perché dopo l’andamento del settore molto favorevole nel primo semestre nel secondo la situazione sarà più difficile. Basso il rendimento della cedola (2%). Negli ultimi 12 mesi ha registrato sul listino di Londra un total return del 36%.

4. G4S
Il maggiore gruppo di security mondiale con un giro d'affari vicino a 7 miliardi di sterline, tristemente conosciuto per le accuse di violazione dei diritti umani, è valutato 250 pence (-17%). Il titolo capitalizza 4,7 miliardi di sterline contro un valore d’impresa di 6,3. Il rendimento della cedola è stimato in aumento dal 3,4 al 3,7%. Il total return a un anno è 29,5%.

5. Hexagon
Al provider globale di tecnologie per il design, le misurazioni e le visualizzazioni è stato assegnato il target price di 215 corone svedesi, che implica un potenziale di ribasso del 29%. Il titolo tratta 22,6 volte l’utile 2015 e 20,4 quello del 2016. Il total return a 12 mesi sul listino di Stoccolma è 37%.

6. Mediobanca
L’istituto guidato da Alberto Nagel merita un prezzo del 17% inferiore alle quotazioni attuali in vista di un target di 7,2 euro. Il titolo tratta 0,9 volte il valore di libro. In miglioramento la redditività. A fronte di una cedola stimata in aumento da 0,20 a 0,25 euro, il dividend yield passa dal 2,3 al 2,9%. Nel settore bancario l'azione preferita (rating overweight) dagli specialisti di Morgan Stanley è Intesa Sanpaolo .

7. Norsk Hydro
Con i risultati del 2014 il management del gruppo norvegese ha annunciato piani per incrementare i ritorni agli azionisti (il dividend payout è salito al 40%) e gli investimenti di capitali (con l’approvazione del progetto Karmoy per 3,9 miliardi di corone), ma il focus presto ritornerà sui driver del prezzo dell’alluminio e del tasso di cambio corona/dollaro. Da questo punto di vista l'azione è correttamente valutata 41 corone (-2%). Il titolo tratta 9,3 volte l’utile 2015 e 12,6 quello del 2016, mentre il dividend yield sale dal 2,4 al 4,5% (cedola in aumento da 1 a 1,79 corone). In calo invece la redditività del capitale da 11,8 a 8,2%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!