10 titoli con rendimenti sostenibili oltre il 3%

Il rendimento azionario diventa sempre più fondamentale in un periodo di tassi a zero. In questo caso è opportuno, scrive Milanofinanza.it, valutare non solo il dividendo, ma anche la sua sostenibilità nel tempo. Ecco, secondo le stime degli analisti di Morgan Stanley, dieci titoli europei con cedole stimate in crescita negli esercizi 2015-2016 e dividend yield che arrivano fino al 6%.

1. Telenor
L’operatore di tlc norvegese ha un rendimento della cedola in crescita dal 5,6% dell’esercizio 2015 al 6,3% del 2016, a fronte di un dividendo pari rispettivamente a 9 e 10 corone. Merita un target price di 170 corone (+6% dalle quotazioni recenti), che nello scenario ottimista sale a 192 (+20%). Il titolo tratta 14,5 volte l’utile 2015 e 12,4 quello 2016. Negli ultimi 12 mesi il total return (performance+dividend yield) è 34,5%.

2. Sse
Alla utility inglese guidata da Alistair Davies, che genera e distribuisce energia elettrica nel Regno Unito e in Irlanda, è stato assegnato il prezzo obiettivo di 1.710 pence (+17%). Nell’ipotesi bullish arriva a 2.030 (+38%), mentre il dividend yield è 6,1% nell’esercizio 2015 e 6,2% nel 2016, a fronte di una cedola in crescita da 88,89 a 91,12 pence. Il titolo viene scambiato sul listino londinese 11,8 volte l’utile 2015 e 12,4 quello 2016.

3. Natixis
Dividendo in crescita da 0,28 euro nell’esercizio 2015 a 0,32, che ai prezzi attuali corrisponde a un rendimento rispettivamente del 4,2 e 4,8%per la società finanziaria guidata da Laurent Mignon. Il target price del titolo è stato incrementato il 23 febbraio da 6,50 a 96,80 euro (+2,8%) ma nello scenario ottimista sale a 8,66 (+31%).

4. Tui
Dividend yield del 3,4% nell’esercizio 2015 e 4,2% nel 2016 per gruppo internazionale del settore turismo, a fronte di una cedola rispettivamente di 0,56 e 0,68 sterline. II target price di 1.250 pence del titolo è del 5% superiore alle quotazioni attuali. Nello scenario ottimista può arrivare a 1.720 (+43%).

5. Pearson
Al gruppo editoriale Uk (Financial Times) guidato da John Fallon è stato assegnato un target price di 1.500 pence, in linea con le quotazioni attuali, che nell’ipotesi bullish arriva a 1.775 (+20%). Il titolo tratta 17,8 volte l’utile 2015 e 16,6 quello del 2016. Il rendimento della cedola è 3,7% nel 2015 e 3,9% nel 2016, a fronte di un dividendo in aumento nei due esercizi da 53,50 a 56,50 pence.

6. Sanofi
Dividendo atteso in crescita da 3,02 a 3,41 euro, che corrisponde a un rendimento in aumento dal 3,4 al 3,8%, per il colosso farmaceutico francese. Il titolo tratta 16 volte l’utile 2015, mentre il ratio p/bv è due. Il prezzo obiettivo di 87 euro è inferiore alla quotazione attuale, ma nello scenario ottimista sale a 110 (+20%). Negli ultimi 12 mesi sul listino di Parigi ha reso quasi il 34%.

7. Deutsche Post
Alla gruppo tedesco guidato da Frank Appel è stato assegnato un prezzo obiettivo di 35 euro (19%), che nell’ipotesi bullish arriva a 53 (+80%). Il titolo tratta 16 volte l’utile 2015 e 14 quello del 2016, mentre il dividend yield sale dal 3,4 al 3,8% (cedola in aumento da 1 a 1,10 euro).

8. Stage coach
La small cap inglese, che opera nel settore dei trasporti, ha un rendimento della cedola (pari rispettivamente a 10,56 e 11,62 pence) in aumento dal 3,1% al 3,4%. Secondo gli analisti merita un prezzo obiettivo 450 pence (+30%), che può salire fino a 510 (+48%). Negli ultimi 12 mesi sul listino della City ha registrato un total return negativo (-10,6%).

9. Ericsson
Target price di 110 corone, inferiore alle quotazioni attuali, per la società svedese che capitalizza 355 miliardi di corone. Nello scenario ottimista l'obiettivo è invece 125 corone (+13%). La cedola è stimata in aumento da 3,40 a 3,80 corone, con il dividend yield che sale dal 3 al 3,5%.

10. Mark & Spencer
La catene di distribuzione Uk ha un rendimento della cedola in leggera crescita dal 3,5 al 3,6%, a fronte di un dividendo previsto rispettivamente a 17,50 e 17,52 pence. Nello scenario ottimista il target price è 575 pence (+15%). Il titolo tratta 15 volte l’utile 2015 e 14 quello del 2016. Negli ultimi 12 mesi ha reso il 14%.

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