Per Goldman Sachs c’è il 30% di possibilità di un rialzo dei tassi Usa

Dopo la decisione di politica monetaria della Federal Reserve di ieri, Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le stime di un aumento dei tassi di interesse a settembre al 30% (dal 25%) e confermato le probabilità di un aumento a dicembre al 40%, scrive Tyler Durden su Zero Hedge.

Il Fomc, scrive la banca d’affari americana, ha indicato che dal punto di vista delle prospettive economiche i rischi a breve termine sono diminuiti, riflettendo probabilmente il recente allentamento delle condizioni finanziarie e il miglioramento dei dati economici.

La dichiarazione del Fomc riecheggia in parte le parole utilizzate al termine dello scorso anno per descrivere l’outlook economico e mostrano un’apertura a un possibile aumento dei tassi entro la fine del 2016, forse anche a settembre. Le nuove stime di Goldman Sachs “implicano una probabilità circa il 70% di almeno un rialzo dei tassi quest’anno”.

Il resto della dichiarazione del comitato di politica monetaria è risultato sostanzialmente in linea con le aspettative della banca. Il comitato ha rivisto il suo giudizio sugli sviluppi del mercato del lavoro in seguito alla ripresa della crescita dei payroll nel mese di giugno e ha affermato che nel complesso l’attività si sta “espandendo a un ritmo moderato”.

Il Fomc ha ribadito che “la maggior parte” degli indicatori di inflazione restano pressoché invariati. Da questo punto di vista Goldman Sachs si aspettava che il comitato non avrebbe utilizzato tale espressione, dopo la ripresa dell’indice elaborato dall’Università del Michigan.

Ancora una volta il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, si è espressa in senso contrario votando a favore di un rialzo immediato, come aveva fatto in occasione delle riunioni di marzo e aprile.

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