Riforma condominiale: nuovi costi e gestione delle spese

NUOVE REGOLE – La riforma condominiale è operativa dopo che il Senato l’ha convertita in legge. Nuove regole, maggiore responsabilità per l’amministratore del condominio sono solo alcune delle novità. Ciò che tocca più da vicino i residenti, rileva LeggiOggi.it – quotidiano di informazione giuridica – è come e se cambieranno le abitudini sul controllo dei conti e la gestione delle spese condominiali, sia private che comuni.

LA PUBBLICA ESPOSIZIONE – In primis viene sancita con la nuova riforma , il bilancio del condominio andrà redatto in uno stile più affine a quella di una vera e propria realtà aziendale. Sarà l’amministratore a dover aprire il conto corrente intestato al condominio stesso e aggiornare, nel contempo, il registro di contabilità. Il resoconto intero verrà messo a disposizione sul sito web del condominio

SPESE CONDOMINIALI – E chi non paga? La nuova normativa individua anche la possibilità, per l’amministratore, di ricorrere in giudizio al fine di ottenere i saldi preventivati e questo anche senza attendere l’ok da parte dell’assemblea degli inquilini, spiega ancora LeggiOggi.it. L’acquirente di un immobile andrà ritenuto responsabile con la controparte del locatore per eventuali debiti insoluti.

RESIDENTI MOLESTI – Inoltre, le sanzioni per i residenti chiassosi passano da 5 centesimi a 200 euro, con innalzamento a 800 per i recidivi. Infine, secondo la nuova formulazione dell’articolo 63 del codice civile, infatti, l’inquilino che non abbia sostenuto i versamenti degli oneri condominiali per almeno un semestre verrà esautorato dalla fruizione di tali prestazioni.
 

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