La ristrutturazione del sistema bancario spagnolo è pronta a partire: col via libera dell’Antitrust Ue alla nazionalizzazione di quattro istituti (Bankia, Ngc Banco, Catalunya Banco e Banco di Valencia) e 37 miliardi di euro di aiuti in arrivo dalla Ue (anche se Madrid ha ribadito di voler richiedere a Bruxelles 40-42,5 miliardi dei 100 miliardi massimi previsti, di cui i primi 37 riguarderebbero solo Bankia), arrivano anche le contropartite richieste.
In particolare la Caixa, la terza maggiore banca spagnola, dovrebbe rilevare il Banco de Valencia, che ha bisogno di 3,4 miliardi di euro di ricapitalizzazione ulteriore (dopo aver già ricevuto un primo miliardo), al prezzo simbolico di un euro.
Bankia da parte sua ha fatto sapere di voler ridurre il personale del 28% e chiudere o cedere il 39% delle proprie filiali. Secondo El Pais altri 2,5 miliardi di capitali saranno necessari per far decollare la “bad bank” cui verranno conferiti asset “a rischio” per 45 miliardi, mentre altri 2-3 miliardi sarebbero necessario per ristrutturare altri istituti minori.