Ore 15: Piazza Affari la peggiore d’Europa. Pesano rischi politici

BORSE UE POSITIVE – La pecora nera in Europa è Milano che è in ribasso di circa l’1%, la peggiore nel Vecchio Continente. Gli altri indici sono in territorio positivo a poche ore dalla chiusura della seduta di oggi. A pesare su Piazza Affari le incertezze politiche che sono emerse dal voto al Senato al decreto Sviluppo, che ha sì ricevuto la fiducia ma il Pdl si è astenuto. Mancando una maggiornanza solida quindi il Pd ha chiesto al premier Monti di presentarsi davanti a Napolitano. Con la conseguenza che il listino milanese dopo i guadagni della mattinata ha virato bruscamente in territorio negativo.

TASSI FERMI – La Bce intanto ha confermato i tassi di riferimento allo 0,75% ed ha diffuso le stime sul Pil della zona euro. Il 2012 dovrebbe chiudersi con un calo compreso fra -0,4% e -0,6%, in settembre stimava un calo tra -0,2% e -0,6%. Lo spread Btp-Bund, anche a causa delle incertezze politiche, risale dai minimi della settimana fino a quota 330 punti base.

WALL STREET – Scendono più del previsto le nuove richieste di sussidi di disoccupazione: domani i dati sull'occupazione. Il future sull'indice S&P 500 segna un ribasso dello 0,1%, subito dopo la diffusione dei dati sul mercato del lavoro.

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