La crisi di governo? “Non è quello che serviva all’Italia” in questo momento, ma potrebbe anche portare a “nuovi scenari” non necessariamente negativi secondo quanto scrivono oggi gli analisti di Credit Suisse, secondo cui la volatilità è destinata a rimanere elevata fino alle urne.
L’addio di Monti, tuttavia, “accorcia la campagna elettorale, classico periodo di instabilità economica”, con le elezioni che appaiono più probabili per metà-fine febbraio anziché per metà marzo-inizio aprile. Inoltre i mercati sembrano guardare in modo “neutro” o “lievemente positivo” una eventuale futura coalizione di governo di centrosinistra e potrebbero dunque non infierire eccessivamente. Così dal punto di vista del mercato “i rischi potrebbero essere tanto al rialzo quanto al ribasso”.