Crisi di governo affossa le banche. Spread a 360punti

MERCATI IN RIBASSO – C’era da aspettarselo e d’altronde e d’altronde in molti pronosticavano un lunedì di tensioni sui mercati finanziari. L’annuncio delle dimissioni del premier Mario Monti e la conseguente crisi di governo che ne è scaturita ha spaventato i mercati. Piazza Affari è arrivata a perdere fino al 4% con il comparto bancario che sta crollando, complice anche il rialzo dello spread.

SPREAD RISALE – Immediata quindi la reazione del differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e gli omologhi tedeschi che si è impennato fino a 360 punti base. Il rendimento è schizzato al 4,87%. A pagare di più sono i titoli bancari. Secondo i dati di fine giugno Intesa Sanpaolo aveva in portafoglio oltre 49 miliardi di titoli di stato italiani con una durata media di 1,7 anni.

STM IN VERDE – Unico titolo positivo sul listino principale milanese è Stm che guadagna oltre l’1%. Il primo produttore europeo di chip ha annunciato che uscirà dalla joint venture ST-Ericsson, senza la quale Stm varrebbe molto di più in Borsa. Stm punta a raggiungere rapidamente un margine operativo del 10% focalizzandosi su 5 aree: mems e sensori, smart power, elettronica per auto, microcontrollori e prodotti digitali.

DATI MACRO – Intanto anche sul fronte macroeconomico non arrivano buone notizie. Secondo quanto comunica l’Istat il Pil italiano si è contratto dello 0,2% su base congiunturale nel terzo trimestre dell'anno, per un calo tendenziale del 2,4%. Si tratta quindi della quinta riduzione congiunturale consecutiva.
 

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