Milano prova a recuperare altro terreno

La tenuta di Wall Street di ieri, in vista di un possibile accordo sul budget che eviti il “fiscal cliff” di fine anno, sembra rassicurare anche i listini asiatici stamane. A Tokyo il Nikkei225 guadagna lo 0,59% chiudendo a 9.581,46 yen, mentre Hong Kong guadagna lo 0,80% e Shanghai lo 0,41%.

Tra le blue chip giapponesi brillano stamane Mitsubishi Motor, Nippon Light Metal Holdings, ancora una volta Sharp, Panasonic e Nisshin Steel Holdings, in crescita tra i 5 e i 10 punti a testa. Male Astellas Pharma, che cede il 2%, mentre anche Jgc, Toto, Nippon Meat Packers e Nitto Boseki perdono poco più di un punto a testa.

L’apertura di giornata regala un moderato rialzo anche a Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib è per ora indicato a quota 15.622,93 (+0,24%), mentre l’Ftse Italia All-Share si riporta sui 16.499,30 punti (+0,20%) e l’Ftse Italia Star oscilla in area 10.584,49 (+0,21%).

Tra le blue chip italiane si mette subito in luce Impregilo, seguita da Mps (per il quale pare avvicinarsi il via libera all’emissione di 3,9 miliardi di “Monti bond”), Autogrill, Atlantia e Tenaris; in modesto calo appaiono Bper, Stm, Ubi Banca, Parmalat (di nuovo al centro di indagini in relazione all’acquisto di Lactalis Usa) ed Eni. Tra i titoli da tener d’occhio anche Telecom Italia, attorno a cui continuano a circolare ipotesi di un possibile scorporo della rete fissa che piace agli analisti.

Più prudente l’avvio delle borse europee, con l’Eurostoxx50 che oscilla a +0,06% con qualche presa di profitto su Nokia, L’Oreal, Inditex, Lvmh, Asml Holding e Anheuser Busch Inbev, mentre recuperano terreno titoli come Repsol, Axa, Banco Santander, Bbva e ArcelorMittal. Tra i singoli listini Parigi resta a -0,10%, Francoforte segna +0,23% e Londra oscilla a +0,05%, mentre recupera terreno Madrid (+0,45%).

Sul mercato obbligazionario italiano l’effetto-crisi sembra per ora esaurito, col Btp decennale guida che vede il rendimento calare sotto il 4,68%, 4 punti base sotto ai livelli di ieri sera e lo spread contro Bund che stringe sul 3,34% (7 punti base meno della precedente chiusura).

Di nuovo in allungo anche l’euro, a 1,3010 contro dollaro e a 107,70 verso yen, mentre l’oro risale a 1715,70 dollari l’oncia e l’argento a 33,18 dollari e il petrolio è indicato a 108,54 dollari al barile (il Brent) ovvero a 86,16 dollari (il Wti), tutti in moderato rialzo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!