Banche champagne e la Borsa fa il record

Tre elementi fondamentali per una giornata da non dimenticare. Il Ftse Mib, con il suo rialzo superiore al 2,2% (migliore in Europa) segna il massimo degli ultimi dodici mesi. Le banche fanno sballare il listino con rialzi epici. Telecom Italia torna prepotentemente alla ribalta con un +9% dopo le indiscrezioni del Financial Times sulla creazione di una rete telefonica fissa europea. Comunque il tema principale è stato quello dei titoli bancari. Oltre allo spread tra Btp e Bund, rimasto più o meno intorno ai 284 punti, in una buina posizione ma niente di eccezionale, è stato un report di Ubs a contribuire a mettere benzina nei motori degli istituti bancari. Qualche performance per dare l’idea: Unicredit  guadagna il 3,7%, che porta a +13% il rialzo da inizio anno. Ma a fare la differenza sono soprattutto i rally di MontePaschi (+4,9% e +30% da inizio anno) e Banco Popolare (+3,5% e +17%), più indietro, ma comunque in positivo, Intesa (+1,7% oggi e +9,6% dal 2 gennaio),  Mediobanca (+1,3% e +10,9%) e Ubi (+2,2% e +8%). Per Ubs le banche italiane beneficiano di un miglioramento generalizzato dello scenario macroeconomico e politico. Breaking Views afferma che gli ultimi sondaggi portano ad escludere quella che per il mercato sarebbe l’ipotesi peggiore: la vittoria alle elezioni di un partito apertamente antieuropeista. Il  ritorno in campo di Silvio Berlusconi, per effetto dei meccanismi del premio al Senato,  rende meno probabile una vittoria netta dell’alleanza Pd-Sel, ma costringerà Pierluigi Bersani a formare un’alleanza con Mario Monti e con i settori che più sostengono la linea del rigore finanziario. Le banche preferite da Ubs restano le due big: Unicredit e Intesa San Paolo.

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