BRACCIO DI FERRO SUL BILANCIO – Nella giornata in cui Barack Obama “avverte” i repubblicani che non intende contrattare il via libera all’innalzamento del tetto sul debito con la riduzione del deficit federale, Wall Street resta cauta in attesa di capire meglio cosa realmente intenda fare la Federal Reserve nei prossimi mesi e di vedere i risultati di questa stagione di trimestrali appena partita. Così il Dow Jones a fine seduta segna +0,14%, mentre l’S&P500 cede lo 0,09%, il Nasdaq chiude in calo dello 0,26% (semiconduttori: -0,24%) e le small cap del Russell 2000 sono stabili a -0,08%.
RENDIMENTI IN CALO – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento del decennale ridiscendere sull’1,85% (dall’1,87%) e quello sul trentennale rimanere al 3,04% (invariato) mentre le dichiarazioni di alcuni esponenti della Fed che ribadiscono come la politica monetaria sia destinata a sostenere la crescita ancora a lungo indeboliscono il dollaro e fanno risalire l’oro a 1667 dollari l’oncia (6,4 più di venerdì), l’argento sale a 31,04 dollari (63 centesimi di rialzo), mentre il petrolio viene fissato a 94,23 dollari (una settantina di centesimi di guadagno) nonostante alcuni report negativi sul settore da parte di case d’investimento come Morgan Stanley.