Maxi svalutazione per Rio Tinto

CRESCITA A CARO PREZZO – La politica di acquisizioni aggressive ha atto crescere Rio Tinto fino a portarlo al secondo posto nella classifica mondiale dei produttori minerari, ma a caro prezzo. Il colosso britannico ha infatti annunciato una maxisvalutazione da 14 miliardi di dollari legata alle acquisizioni di Alcan (rilevata nel 2007 per 38 miliardi) e Riversdale Mining (acquisita per 4,1 miliardi nel 2011), acquisizioni che hanno fatto esplodere il debito e causato perdite dopo il calo delle quotazioni di alluminio e carbone.

CHI PAGA IL CONTO – A pagare il conto è alla fine colui che ha voluto fortemente queste operazioni: l’amministratore delegato Tom Albanese, che lascia l’azienda dopo sei anni di regno, passando le consegne a Sam Walsh.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!