L’austerity europea pesa anche sulle stime di crescita dell’Fmi

FMI LIMA LE STIME SULLA CRESCITA 2013 – Il Fondo monetario internazionale taglia le sue stime sulla crescita mondiale per l’anno in corso: il cambio è particolarmente drastico per quanto riguarda l’Eurozona, il cui Pil complessivo è atteso ora in calo dello 0,2% a fine anno, contro la previsione di un incremento dello 0,2% pubblicata ancora a fine ottobre.

LA UE RIMARRA' IN RECESSIONE – Il che significherebbe per l’area dell’euro il secondo anno consecutivo di recessione, in buona parte a causa della repressione fiscale e delle politiche di austerity fortemente volute dalla Germania e dai paesi del Nord Europa e infatti anche le nuove stime del Fmi mostrano come a rallentare sia stata (e rischi di essere ancora) soprattutto l’attività della “periferia Sud”, anche se la crisi va ormai estendendosi alla Francia e alla stessa Germania il cui Pil dovrebbe crescere nel 2013 dello 0,6% e non dello 0,9% come precedentemente atteso.

FRENA LA CRESCITA USA, CONFERMATE STIME PER IL GIAPPONE – Per gli Usa si dovrebbe registrare una crescita del 2% (dal +2,1% previsto a ottobre), per il Giappone viene confermata la previsione di +1,2%, mentre a livello mondiale la crescita è vista a +3,4% (era indicata a +3,5% a fine ottobre).

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