Mps soffre in borsa dopo addio Mussari all’Abi

MUSSARI PREFERISCE PASSARE LA MANO IN ABI – Giuseppe Mussari si fa da parte e in borsa Mps crolla nuovamente. Il cinquantenne presidente dell’Abi (Associazione bancaria italiana), già ai vertici di Fondazione Montepaschi e poi di Mps, ha annunciato ieri le proprie dimissioni per non coinvolgere l’associazione in “polemiche che mi riguardano”.

Polemiche che stanno in questi ultimi mesi investendo un’ampia serie di operazioni che Mps ha contabilizzato durante il “regno” di Mussari, dall’acquisizione a caro prezzo di Antonveneta, ad una serie di finanziamenti ad aziende ed enti poi finiti in crisi, fino ad operazioni in derivati stipulate con controparti come Deutsche Bank, Goldman Sachs o Nomura, tuttora in portafoglio, sulle quali Rocca Salimbeni ha già dovuto contabilizzare perdite ingenti e che potrebbero comportare ulteriori costi tanto che già ieri la banca ha ribadito di avere avviato valutazioni interne che saranno portate all’attenzione del Cda entro la  metà di febbraio il per consentire, tra l’altro, di decidere in merito agli “eventuali costi di chiusura delle operazioni in oggetto, qualora la banca ritenga conveniente tale chiusura nell’esclusivo interesse suoi e dei suoi azionisti”.

Notizie e polemiche che ieri il titolo ha subito chiudendo la giornata in netto calo e che oggi continuano a pesare tanto che al momento Mps non riesce a fare prezzo per eccesso di ribasso, col titolo sospeso sul 9,9% teorico di perdita a 0,2526 euro per azione.

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