Dopo Santorini anche Alexandria impensierisce il mercato

ALEXANDRIA SOTTO I RIFLETTORI – Nuova grana in vista per Mps? Dopo il clamore suscitato dalla vicenda della transazione in derivati non propriamente andata a buon fine, finora, denominata “Santorini”, l’istituto senese ha confermato stamane che “l’operazione denominata “Alexandria” rientra nel perimetro delle analisi in corso in relazione ad alcune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti e ad oggi presenti nel portafoglio della banca”. I risultati di tale ricognizione, ricorda la nota di Mps, verranno portati all’attenzione del cda di Rocca Salimbeni “entro la prima metà di febbraio” ed una volta conclusi i processi valutativi “la banca fornirà un’indicazione puntuale dei possibili impatti patrimoniali ed economici delle analisi” medesime.

CDA VALUTERA' EVENTUALE CHIUSURA OPERAZIONI – Resta tuttavia fermo, conclude la nota, che “la banca ha chiesto un incremento di 500 milioni di euro dei nuovi strumenti finanziari (i cosidetti Monti bond) al fine di assicurare la copertura dal punto di vista prudenziale, degli impatti patrimoniali di eventuali rettifiche di bilancio, nonché degli eventuali costi di chiusura delle operazioni in oggetto, qualora la banca ritenga conveniente tale chiusura nell’esclusivo interesse suoi e dei suoi azionisti”. Negativa la reazione del titolo, sospeso al ribasso stamane dopo un calo di oltre 5 punti e che oscilla al momento attorno al 4,7% di perdita poco sopra i 28 centesimi di euro per azione.

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