Investimenti 2013: attenti a maneggiare con molta cura

RIPARTIRE NEL 2013 – Dopo un inizio sommesso, il 2012 si è rivelato un anno molto positivo per i mercati finanziari. E adesso gli indicatori suggeriscono che il 2013 sarà relativamente modesto. In questo contesto, le azioni europee sono quelle che riscuotono i maggiori consensi. Gli esperti di Raiffeisen Capital Management, per esempio, ritengono che “il commercio mondiale e l’attività di investimento mostrano una performance debole. E mentre un certo numero di mercati emergenti stanno ancora vivendo una lieve ripresa economica, la zona euro deve affrontare un altro calo dell’output economico”.

MERCATI STABILI – In ogni caso, come risultato degli annunci della Bce e dell’haircut ordinato del debito greco, i mercati azionari europei si sono stabilizzati e in alcuni casi hanno fortemente recuperato. Secondo Gerhard Aigner, managing director per la gestione dei fondi di Raiffeisen Capital Management, “da una prospettiva di mediolungo termine riteniamo che i livelli attuali di valutazione siano ancora attraenti. Hanno un significativo potenziale di rialzo se comparati al resto del mondo, soprattutto se gli utili societari torneranno a crescere nella zona euro”.

RISCHIO PERDITE – Tuttavia, a seguito dei recenti aumenti di prezzo, le azioni europee potrebbero affrontare nuove perdite. “Nei prossimi anni, comunque, il mercato azionario europeo potrà fare meglio della maggior parte degli altri mercati globali. Certo, il più grande rischio per le aspettative sugli utili rimane la possibilità di un calo significativo della crescita nei mercati emergenti. Quanto al comparto obbligazionario nella zona euro, il debito corporate (non finanziario) presenta il miglior profilo rischio-rendimento rispetto ai governativi, ma “i corporate bond dei Paesi non periferici sono preferibili in termini di rischio”, continua l’esperto.

SGUARDO ALLE OBBLIGAZIONI – Dando uno sguardo al 2012, le obbligazioni corporate hanno generato performance positive. In particolare, le obbligazioni del settore finanziario e i titoli high yield sono stati i best performer. Ora, secondo Aigner, “dopo i guadagni robusti degli ultimi dodici mesi, le obbligazioni del settore finanziario sono diventate meno attraenti. Tuttavia, queste ultime continuano a offrire un profilo di rischio-rendimento migliore rispetto ai titoli di Stato, anche se è importante selezionare i titoli con attenzione e la preferenza va accordata alle emissioni di società basate nei Paesi core”.

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