Volano le banche, precipita Mps

Toh, chi si rivede, le banche. Tutte meno una, naturalmente. Montepaschi dopo le rivelazioni sullo scandalo derivati sta affondando: ha perso un altro 8%. L'amministratore delegato Fabrizio Viola ha detto che la perdita attualizzata sui contratti derivati si aggira sui 720 milioni di euro, già coperti con i Monti bond. Ma il mercato ormai non si fida più. Sono stati troppi gli annunci e le rassicurazioni. Appena si alza un tappeto al Montepaschi si scopre sotto la polvere. E che polvere.

In compenso però i titoli bancari e finanziari non sono andati niente male. Lo spread tra Btp e Bund è rimasto pressoché fermo a 226 mentre in Europa sono arrivati stamattina nuovi dati che confermano l’accelerazione dell’economia tedesca: gli indici Pmi sono saliti oltre le attese sia nel settore dei servizi (55,3 contro una previsione di 52), sia nel comparto manifatturiero (48,8 contro 46,8). Per questo indicatore quota 50 è lo spartiacque che divide una prospettiva di crescita dell’economia da una prospettiva di contrazione.

A sostenere i mercati contribuisce anche il Pmi della Cina che mostra per il settore manifatturiero a  dicembre la più forte crescita degli ultimi due anni. Insomma banche e finanziari sotto le luci positive: Unicredit in rialzo del 3,6%. Intesa guadagna il 2%, Ubi Banca +2,5%, Banco Popolare +2,5%, Banca Popolare dell'Emilia +3,5%. Bene anche l’asset management: Azimut +2,8%, Banca Generali +2,2% segna nuovi massimi storici, Mediolanum +2,6% e niente male gli assicurativi:  Generali +1,2% e Unipol +3,5%. Il tutto per un indice Ftse Mib in rialzo dell'1%.
 

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