I dati macro peggiori del previsto non spaventano Wall Street

IL PIL USA CHIUDE TRIMESTRE IN ROSSO, NON ACCADEVA DAL 2009 – Il Pil americano è calato dello 0,1% negli ultimi tre mesi del 2012 su base annualizzata, peggio di quanto si attendevano gli analisti (il consensus indicava un rialzo dell’1,1% su base annualizzata) e primo trimestre in calo dal secondo trimestre 2009. A pesare sono i forti tagli alla spesa pubblica, in particolare alla difesa, e l’aumento inferiore alle attese delle scorte, il cui effetto combinato ha sottratto il 2,6% dal Pil statunitense.

WALL STREET NON REAGISCE, ATTENDE LA FED – A sorpresa, ma non troppo, la reazione di Wall Street non è negativa: il Dow Jones è stabile, l’S&P500 oscilla a +0,07%, il Nasdaq recupera lo 0,25% (semiconduttori: +0,74%) e le small cap del Russell 2000 limitano il calo allo 0,24%. Il mercato attende infatti la conclusione in serata, del Fomc della Federal Reserve che dovrebbe ufficializzare la decisione di proseguire negli acquisti di T-bond e mutui cartolarizzati per un altro anno.

T-BOND IN CALO, STABILE IL PETROLIO MENTRE L'ORO RIPARTE – Dal canto loro i T-bond stessi vedono il rendimento del decennale risalire sul 2,01% (dall’1,99% di ieri) e del trentennale sul 3,19% (dal 3,17%). L’oro approfitta del calo del dollaro e rimbalza a 1678,20 dollari l’oncia (15,2 dollari più di ieri), l’argento si porta a 31,86 dollari (67 centesimi di rialzo) e il petrolio si conferma sui 97,6 dollari al barile (soli 3 centesimi più della vigilia).

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