MPS IN CALO, RESTA AL CENTRO DELLE CRONACHE – Mps accentua nuovamente il calo, finendo anche sospeso brevemente al ribasso prima di tornare in contrattazione attorno a 22,14 centesimi di euro per azione (-4,7% rispetto a venerdì) ed azzerando i guadagni visti sino a metà gennaio, prima dell’esplosione dello scandalo dei derivati e delle polemiche per i legami “incestuosi” tra i passati vertici dell’istituto e la politica.
NESSUNO STOP PER I MONTI BOND – A nulla sembra servire la nota con cui nel fine settimana la Banca d’Italia ha segnalato come il Tar del Lazio non abbia concesso la sospensione chesta dal Codacons del procedimento per la sottoscrizione dei Nuovi strumenti finanziari (Nsf o “Monti bond”, ndr) di Mps e come pertanto tale procedimento possa “proseguire il suo corso”. Anche perché sempre nel fine settimana in un’intervista l’ex presidente del collegio sindacale di Mps, Tommaso di Tanno, ha sostenuto che i vertici della banca senese nascosero ai sindaci le carte sugli affari a rischio.