IL CALVARIO DI SEAT PG – Prosegue anche stamane il calvario di Seat Pagine Gialle a Piazza Affari, con il titolo che crolla di un ulteriore 33,33% (dopo aver segnato anche un -40%) a 0,001 euro per azione, vale a dire che occorrono mille titoli per ottenere un euro di valore residuo. Nell’ultimo anno il titolo ha pressoché azzerato le sue quotazioni (-95,06%), accelerando negli ultimi giorni (-62,26% nell’ultima settimana) dopo la sospensione del pagamento di 42,2 milioni di euro su un bond che avrebbe dovuto essere versato a fine gennaio e, da ultimo, la richiesta da parte della società di ammissione alla procedura di concordato preventivo.
DEBITO INSOSTENIBILE – Il gruppo ha annunciato che (nonostante la ristrutturazione dello scorso anno), il livello di indebitamento non è più sostenibile in ottica prospettica (per l’anno in corso erano previsti oneri finanziari per 200 milioni di cui 130 di interessi contro una generazione di flussi di cassa stimata pari a 50 milioni e una liquidità disponibile attorno ai 100 milioni) ed è di ostacolo a interventi per il rilancio dell’attività industriale. Non sono pertanto più attuabili le linee guida del piano 2011-2013, né appaiono più realizzabili le stime al 2015 presentate l’anno passato. Seat Pagine Gialle ha anche già fatto sapere che non intende procedere al pagamento della rata per interessi sul finanziamento bancario senior unsecured in scadenza il 6 febbraio. Il default da molti temuto si è dunque materializzato.