Gli scenari post elezioni: titoli, spread e Borsa sotto la lente degli esperti

SCENARI POST ELEZIONI – Le elezioni italiane rappresentano sicuramente uno dei grandi appuntamenti di rilevanza internazionale del 2013. In uno studio, il broker Ig ha utilizzato una media ponderata dei sondaggi rilasciati dai principali istituti di ricerca, per creare uno scenario economico e finanziario del dopo elezioni. Per quanto riguarda la Camera, il premio di maggioranza concede alla coalizione vincente un numero di seggi pari al 55% del totale.

POSSIBILI SCENARI – Secondo gli ultimi sondaggi elettorali, alla Camera la coalizione di centrosinistra (Italia Bene Comune) dovrebbe riuscire a ottenere la maggioranza. Ben diverso il discorso al Senato, che potrebbe evidenziare scenari di tono diverso con il premio di maggioranza garantito su base regionale.

Quattro, quindi, gli scenari:
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LE CONSEGUENZE MACRO – L’esito delle elezioni politiche avrà importanti conseguenze sulle variabili macroeconomiche. In termini di Pil il caso peggiore è, secondo gli analisti Ig, lo scenario C, dove la mancanza di un governo stabile e unito potrebbe impedire l’approvazione di manovre in grado di sostenere la crescita (Pil 2013 in un range -1%/-2%). Il Ftse Mib, in linea generale, dovrebbe  proseguire la correzione nel breve a seguito anche della congiuntura internazionale. Nel caso di uno scenario C, il calo del Ftse Mib potrebbe arrivare sino in area 14.350 punti nell’arco di qualche mese con un target a fine anno a 15mila. Un governo instabile e l’ipotesi di un ritorno al voto nel breve peserebbero sul sentiment degli operatori. Caso opposto si avrebbe nello scenario B, che vedrebbe un target a fine anno a quota 23mila punti.

SETTORI MIGLIORI – A livello settoriale gli analisti di Ig si aspettano nei prossimi mesi che le performance peggiori possano riguardare i comparti della finanza, della difesa e della farmaceutica. Discorso opposto per il settore delle utilities.

Mps: la volatilità non abbandonerà il titolo, almeno nel breve, indipendentemente dall’esito elettorale. Gli analisti ritengono comunque che i cali potrebbero essere più importanti nel caso C, con possibilità di un ritorno verso i minimi di luglio 2012, a quota 0,15 euro.

Mediaset: potrebbe subire un’iniziale pressione ribassista qualora si profili la possibilità di uno scenario politico stabile (scenario B). Al contrario, rispetto al resto del mercato potrebbe reagire positivamente nello scenario C, in cui Ibc non abbia i numeri necessari per governare neanche alleandosi con Monti e si apra l'ipotesi di un ritorno al voto.

Finmeccanica: nel breve il titolo sarà soggetto a pressioni negative a seguito delle inchieste giudiziarie in corso e del ritardo nel piano di dismissioni degli asset, come Ansaldo Energia. Si ritiene che quest’ultima ipotesi possa avere un impatto importante sul prezzo nel caso di un quadro politico incerto (scenario C). Più contenuti dovrebbero essere i cali nel caso di uno scenario B.

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