Italia di nuovo alle urne? Lo spread arriverebbe a 500 punti

LE DUE OPZIONI – Lo abbiamo visto il giorno dopo le elezioni: crollo del Ftse Mib, bancari in forte perdita e spread volato ben oltre la soglia di 300 punti base. L’esito inconcludente delle elezioni italiane ha riportato incertezza finanziaria sui mercati europei, disorientati di fronte ai possibili scenari che si aprono per la politica interna. Secondo Credit Agricole l'opzione peggiore per lo spread, ma anche la più probabile, è quella di un ritorno alle urne, mentre quella migliore è una "grande coalizione" tra Bersani e Berlusconi.

SPREAD IN RIALZO – Un primo segnale è arrivato dalle aste del Tesoro di questi due giorni, in cui Btp e Bot sono stati venduta a rendimenti in rialzo. Cosa vuol dire? Che se l’incertezza regnerà ancora nei prossimi giorni, ha spiegato Luca Jellinek, a capo dei fixed-income strategist europei di Credit Agricole, “gli investitori esteri smetteranno di comprare Btp, e forse inizieranno anche a venderlo. Lo spread andrà quindi, verosimilmente, ad allargarsi”.

RITORNO ALLE ELEZIONI – L’istituto francese vede il 45% di probabilità che si torni a nuove elezioni, caso nel quale lo spread volerebbe a 450 punti base. All'interno di questo scenario, c'è un 25% di probabilità di un altro esito inconcludente, che porterebbe lo spread a 500 punti base, e un 20% di vedere un "risultato greco", ossia con una maggioranza funzionante per Bersani, e uno spread a 150 punti base.

LE VARIE ALLEANZE – Gli altri due scenari elaborati dal Credit Agricole prevedono una grande coalizione, ossia un patto di breve vita per migliorare il sistema elettorale e gestire i problemi quotidiani prima di un nuovo voto". Di questi scenari che prevedono una grande coalizione, quello dato per più probabile, al 30%, prevede un'alleanza tra Bersani e Berlusconi, con uno spread a 300 punti base. Il governo che ne risulterebbe, prosegue Credit Agricole, avrebbe il 20% di probabilità di "mantenere la linea fiscale e passare una nuova legge elettorale" senza però nuove riforme economiche e con un differenziale a 200 punti base, ma anche il 10% di probabilità di non centrare i target sul deficit e collassare. In quest'ultimo caso, lo spread volerebbe a 450 punti base.

COALIZIONE CON GRILLO – Una coalizione Bersani e Grillo, è dato invece probabile al 25%, e prevede uno spread a 375 punti base. I sotto-scenari di questa opzione sono simili allo scenario precedente, ma vedono una probabilità del 15% di mantenere la linea del rigore e riformare la legge elettorale, con spread a 200 punti base, e del 10% di mancare i target e collassare, con un differenziale a 450 punti base.

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