INVESTITORI IN FUGA – Il rischio di un’Italia ingovernabile fa fuggire gli investitori a gambe levate, tanto che nonostante un tentativo di recupero visto a metà giornata neppure l’avvio positivo di Wall Street evita alla Borsa Italiana di chiudere con un pesante tonfo la seduta. L’indice Ftse Mib termina infatti a -4,89%, di poco sopra i minimi intraday, mentre il Ftse Italia All Share segna un -4,63% e il paniere Ftse Italia Star è fissato a -1,55%.
SI SALVANO IN TRE – Gli unici a evitare a fine seduta il segno meno tra le blue chip sono Pirelli & C., Diasorin e Prysmian, mentre i cali più marcati toccano ai finanziari come Banco Popolare (che sfiora il -10%), Mediolanum (-9,75% dopo una sospensione al ribasso), Intesa Sanpaolo (che in giornata era scesa oltre il 10% e ha poi chiuso a -8,63%), Bper e Mediobanca (entrambe attorno agli 8 punti di perdita). Sul mercato obbligazionario, il Tesoro colloca 8,75 miliardi di euro di Bot a sei mesi, ma per riuscirci deve accettare tassi pari all’1,237%, il massimo da ottobre, contro lo 0,731% pagato il mese scorso. Domani l’attenzione sarà sull’asta dei Btp a 5 e 10 anni.