Istat: deficit/PIl cala al 3%, ma crollo domanda fa salire debito/Pil

ISTAT: A FINE 2012 DEFICIT/PIL MIGLIORA, VOLA DEBITO/PIL – L’Italia ha chiuso il 2012 con un deficit/Pil pari al 3% (dal 3,4% di fine 2011), nuovamente entro i termini di Maastricht, e un debito/Pil balzato al 127,0%, il massimo toccato dal 1990 (data di inizio delle serie storiche confrontabili). Lo ha comunicato oggi Istat ricordando come nel 2011 il debito/Pil fosse pari al 120,8%.

IL CROLLO DELLA DOMANDA AZZOPPA IL PIL – A causare l’incremento dei rapporti è il calo del Pil del 2,4% in termini reali in scia al crollo dei consumi delle famiglie (-4,3%), mentre la pressione fiscale è aumentata al 44% (+1,4% rispetto al 2011), anche in questo caso valore massimo dal 1990 a oggi. In compenso migliora l’avanzo primario (ossia differenza fra la spesa pubblica e le entrate tributarie e extra-tributarie al netto  della spesa per interessi), che risulta per Istat pari al 2,5% del Pil, in crescita rispetto al dato del 2011 (1,2% del Pil). Sostanzialmente rispettate le stime della Commissione Ue del 22 febbraio scorso, che avevano indicato un deficit/Pil del 2,9% e un debito/Pil pari al 127,1%.

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