Wall Street nervosa, teme “sequester”

CONTO ALLA ROVESCIA PER EVITARE IL "SEQUESTER" – Il rischio che scattino stasera i tagli automatici al bilancio federale Usa (il cosidetto “sequester) mette di cattivo umore Wall Street che sino a ieri aveva evitato di pensare ad altro che alle trimestrali e ai dati macro statunitensi lasciando sullo sfondo anche l’incertezza politica italiana e il rischio di un nuovo default in Argentina dopo quello del 2001. Così dopo un’ora di lavoro, nonostante la crescita degli ordini alle industrie in febbraio migliore del previsto (indice pari a 54,2 punti dai 53,1 punti di gennaio e contro attese medie pari a 52,5 punti) il Dow Jones segna -0,29%, l’S&P500 perde lo 0,31%, il Nasdaq arretra dello 0,63% (semiconduttori: -1,00%) e le small cap del Russell 2000 sono in calo dello 0,58%.

T-BOND IN ULTERIORE RIPRESA, IN CALO IL PETROLIO – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento sul decennale calare sull’1,86% (dall’1,88% di ieri) e di quello sul trentennale sul 3,06% (dal 3,09%). L’oro è indicato a 1581 dollari l’oncia (3,6 dollari di recupero), l’argento risale a 28,62 dollari (15 centesimi meglio della vigilia) mentre il petrolio cade sui 90,63 dollari al barile (1,27 dollari sotto l’ultima chiusura).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!