Energia, tlc e utility: otto titoli su cui puntare secondo Morgan Stanley

TITOLI DAI GENEROSI RENDIMENTI – Secondo Ronan Carr, esperto di Morgan Stanley, ci sono alcuni titoli del comparto energetico che, alla luce della solidità dei fondamentali e dei generosi rendimenti che offrono, meritano di essere riscoperti dagli investitori per via del forte potenziale di recupero. E questo nonostante il settore energia, tlc e utility, sottolinea Milanofinanza.it siano i settori più penalizzati sui listini europei, visto che hanno registrato una performance a 12 mesi del 13-18% inferiore a quella generale (indice Msci Europe). Ecco quindi di seguito i titoli su cui puntare secondo l'esperto.

1) Eni. Il cane a sei zampe si distingue dai concorrenti per la sua capacità di generare cash flow nei prossimi cinque anni, riuscendo nel contempo a incrementare la produzione almeno in linea con la media del settore (2-3%). Il gruppo ha inoltre una buona copertura dei dividendi, pari a 1,5 volte il cash flow previsto nel 2014, che è fra i più elevati delle “big-five” europee. Tenendo conto di questi aspetti, il titolo ha un ampio spazio di rialzo.

2) Shell. La performance di Shell è stata deludente negli ultimi mesi, ma il mercato non sta considerando i miglioramenti che registrerà nei prossimi esercizi. Alcune delle start-up che ha avviato fra il 2010 e il 2012 consentiranno infatti al gruppo di aumentare il cash flow operativo nel 2013/2014. La copertura dei dividendi dovrebbe crescere fino a 1,2 volte nel 2014, in linea con la media storica del settore.

3) Alliance Oil. La compagnia petrolifera, quotata sul listino di Stoccolma e attiva in Russia, evidenzierà secondo gli analisti uno dei più alti rendimenti del free cash flow nel 2014. Il titolo ha un p/e (prezzo/utile) intorno a 5 (inferiore alla media settoriale di 5,9), che lo rende attraente anche da questo punto di vista. In sintesi, le possibilità di rialzo sono decisamente superiori ai rischi di ribasso.

4) RWE. La società ha un potenziale inespresso, che sarà però evidente al mercato quando avrà completato il programma di dismissioni, come nel caso di Net4Gas che sta procedendo bene. Il titolo viene scambiato con un p/e di 6,8, vanta un rendimento del free cash flow del 13% (dopo gli investimenti) e offre un rendimento della cedola (dividend yield) del 7,3%. Nel prossimo biennio il gruppo pagherà una cedola di 4 euro per azione.

5) EDP. La migliorata visibilità del gruppo, grazie alla maggiore chiarezza della regolamentazione in Portogallo e i benefici conseguenti al piano di cessioni delle attività non strategiche, non è riflessa nella quotazione del titolo, che ha un p/e 2014 inferiore a dieci (7,9) e un rendimento del dividendo, che distribuirà il maggiore prossimo, dell’8,3%.

6) Gas Natural. E’ una delle poche utility che ha un alto dividend yield, coperto due volte dal cash, a fronte di un payout del 60%. Il cash flow maggiore dei concorrenti e le attività a basso rischio al di fuori della Spagna rendono Gas Natural un titolo con un alto appeal per gli investitori.

7) BT. Il titolo, che ha un rendimento del free cash flow 2013 dell’11%, viene scambiato in linea con la media di settore, ma ha tutte le caratteristiche per muoversi al rialzo, grazie all’atteso rerating del business retail, che dovrebbe essere valutato come quello di BSkyB, visto che è simile per dimensioni e redditività.

8) OTE. L’appeal del gruppo greco della telefonia è migliorato dallo scorso anno. La società ha emesso in febbraio un bond a cinque anni da 700 milioni di euro, con cedola 7,875%, che è stato interamente collocato. Il titolo viene scambiato con un p/e 2013 di 9, un p/ebitda (prezzo/reddito operativo lordo) di 3,5 e ha un rendimento del free cash flow del 25%.

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