Cipro diventa una cartina di tornasole per l’eurozona

POTREBBERO CAMBIARE LE ALIQUOTE – Anche se fonti ufficiali ribadiscono che non esiste alcun “piano B” per il salvataggio di Cipro e che ognuno deve assumersi le sue responsabilità, col passare delle ore è sempre più forte la pressione perché l’isola-Stato modifichi la prevista imposizione straordinaria su conti e depositi necessaria a raccogliere 5,8 miliardi di euro a fronte dei 10 miliardi che verranno stanziati dalla Ue per il salvataggio del Paese.

IL PRELIEVO SUI DEPOSITI – Secondo commenti che filtrano dall’Eurogruppo, infatti, Cipro potrebbe assicurare tale somma alzando dal 9,99% previsto in un primo momento al 15,6% il prelievo sui depositi oltre i 100mila euro (denaro in prevalenza di investitori internazionali che si sospetta essere in gran parte legato al “nero” degli oligarchi russi) ed evitando qualsiasi imposizione per conti e depositi sotto tale cifra (nella prima ipotesi circolata sarebbero invece tassati al 6,75%, di fatto infrangendo l’inviolabilità dell’assicurazione sui depositi fino a 100mila euro).

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