Aste, Spagna e Francia superano la prova dei mercati

LA PROVA DOPO CIPRO – Prova superata per Francia e Spagna. Gli occhi degli operatori di mercato erano infatti puntati sull’asta odierna dei due Paesi, banco di prova interessante per vedere se la vicenda di Cipro avesse in qualche modo intaccato la fiducia degli investitori. E così non è stato, visto che il Tesoro spagnolo ha collocato in totale 4,513 miliardi di titoli a medio e lungo periodo, ben oltre la forchetta di 3-4 miliardi annunciata.

RENDIMENTI SPAGNOLI IN RIBASSO – I Bonos con scadenza 2015 sono stati collocati per un importo di oltre 1,1 miliardi, a un rendimento in calo al 2,275% dal 2,54% precedente, con un bid-to-cover ratio in aumento a 4. Buono anche l'esito dell'asta dei Bonos scadenza 2018 per un valore di oltre un miliardo, a un rendimento in calo al 3,557% dal 3,572% e un bid-to-cover ratio in aumento a 3,6. Infine, i Bonos scadenza 2023 sono stati piazzati per un totale di 2,3 miliardi, a un tasso del 4,898% dal 5,519% precedente, con un bid-to-cover ratio di 1,9.

GLI OAT FRANCESI – Anche la Francia ha collocato stamattina titoli di lungo periodo, in particolare 5 miliardi di Oat 2015 a un rendimento dello 0,32% e quasi 3 miliardi di Oat 2018 a un tasso dello 0,89%. Domanda generosa, soprattutto sul titolo a scadenza più breve, per il quale sono stati richiesti ben 11 miliardi.

RISORSE DALLA BCE – Alla sostanziale stabilità sul mercato obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in diminuzione a 319 punti base, ha contribuito in maniera massiccia la rassicurazione della Bce, che ha deciso di mantenere per Nicosia gli attuali livelli di liquidità di emergenza fino a lunedì 25 marzo (vai qui per la notizia).

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