Banco Popolare: i manager rinunciano ai bonus

LA RINUNCIA AL PREMIO 2013 – I manager del Banco Popolare hanno volontariamente comunicato la propria rinuncia all’assegnazione del premio 2013 da attribuire in azioni, oltre che alla quota del premio suddetto da attribuire in contanti. Lo ha annunciato lo stesso istituto di credito, precisando che il piano 2013 di attribuzione di azioni era destinato al “personale più rilevante” e prevedeva modalità di erogazione dei sistemi incentivanti in linea con le disposizioni della Banca d’Italia in materia di politiche di remunerazione e incentivazione nelle banche.

TUTTI I NOMI – In particolare hanno rinunciato al premio: Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato Banco Popolare; Maurizio Faroni, direttore generale Banco Popolare; Domenico De Angelis, condirettore generale Banco Popolare; Carlo Bianchi, dirigente e clo Banco Popolare; Stefano Bolis, dirigente Banco Popolare; Giovanni Capitanio, dirigente Banco Popolare; Cristiano Carrus, dirigente Banco Popolare; Regina Corradini D’Arienzo, dirigente Banco Popolare; Franco Dentella, vice direttore generale di Banca Aletti; Maurizio Di Maio, dirigente Banco Popolare; Marco Franceschini, dirigente Banco Popolare, Pietro Gaspardo dirigente Banco Popolare; Leonello Guidetti, dirigente Banco Popolare; Ruggero Guidolin, dirigente Banco Popolare; Giuseppe Malerbi, dirigente Banco Popolare; Fabrizio Marchetti, dirigente Banco Popolare; Alberto Mauro, dirigente Banco Popolare; Andrea Mencarini, dirigente Banco Popolare; Francesco Minotti, dirigente Banco Popolare; Roberto Perico, dirigente Banco Popolare; Bruno Pezzoni, collaboratore Banco Popolare e amministratore delegato del Credito Bergamasco; Maurizio Riccadonna, dirigente Banco Popolare e direttore generale di Banca Italease; Ottavio Rigodanza, dirigente e coo del Banco Popolare; Francesco Sepe, dirigente del Banco Popolare e Maurizio Zancanaro, dirigente del Banco Popolare e amministratore delegato di Banca Aletti. Anche i responsabili delle funzioni di controllo di livello più elevato, il cui sistema incentivante non prevede per disposto normativo l’attribuzione di azioni, hanno rinunciato interamente al premio 2013. Si tratta in particolare di: Carlo Palego, dirigente del Banco Popolare e cro; Sergio Sorrentino, dirigente del Banco Popolare e responsabile della funzione di revisione interna (internal audit); Roberto Speziotto, dirigente del Banco Popolare e responsabile della direzione risorse umane; Gianpietro Val, dirigente del Banco Popolare e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

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