SOLO IL BTP A 15 ANNI NON HA CENTRATO IL TUTTO ESAURITO – Questa volta non c’è stato il tutto esaurito, ma la domanda è stata comunque discreta e i tassi in calo. L’asta dei Btp odierna ha visto il Tesoro emettere 4 miliardi (il massimo previsto) di titoli a tre anni, con un rendimento sui minimi da gennaio, al 2,29% contro il 2,48% dell’asta precedente. Il Btp a 15 anni è invece stato collocato per 1,668 miliardi (contro i 2 miliardi massimi previsti) al rendimento medio del 4,68% (22 punti base in meno rispetto alla volta precedente). In più il Tesoro ha collocato 1,5 miliardi di Ccteu scadenza giugno 2017 (anche in questo caso il massimo previsto) a un tasso del 2,74% (dal precedente 2,817%). Dopo l’asta lo spraed Btp-Bund a 10 anni si mantiene attorno o poco sopra il 3%.
INTERESSE PER IL BREVE – "Si conferma, dopo i dati di ieri sull'asta Bot 3/12 mesi", ha spiegato Filippo Diodovich, market strategist di Ig, "un forte interesse degli investitori sui titoli di stato con scadenza a breve e a brevissimo termine per parcheggiare la liquidità in eccesso. Continuiamo a ritenere che l'allentamento delle tensioni sull'incertezza politica italiana dopo l'apertura dei due principali partiti (Pd e Pdl) alla formazione del Governissimo abbia avuto effetti positivi sui mercati". Ora gli occhi sono puntati all'emissione del Btp Italia in agenda la prossima settimana.