Barlcays: le previsioni degli esperti su sette materie prime

LE PREVISIONI – In una situazione in cui nel mercato delle materie prima domina il crollo dell’oro che nelle ultime sedute ha perso il 10%, toccando i minimi da più di due anni, Barclays si interroga anche sulle altre commodity. Ecco di seguito, come ha riportato Milano Finzanza, le previsioni degli esperti dell’istituto britannico su sette commodity.

1) Petrolio. Le pressioni al ribasso sul prezzo del greggio non sono supportate dai fondamentali economici, che restano deboli, anche se gli esperti si aspettano in Europa un incremento della domanda a fine maggio e un aumento degli acquisti in Asia nel mese di giugno, che dovrebbero mettere un freno alla discesa delle quotazioni. La proiezioni sul prezzo medio del Brent nel 2013 è quindi stabile rispetto al 2012 (112 dollari al barile), mentre quella a medio termine è di 135 dollari (nel 2015). Il prezzo del Wti si confermerà invece a quota 95 dollari al barile, per toccare 120 dollari nel 2015.

2) Gas naturale. I prezzi del gas naturale hanno di recente beneficiato del meteo negli Stati Uniti con un inverno che è stato più rigido delle attese. Gli specialisti consigliano un’esposizione ribassista sui contratti 2014 e rialzista su quelli con scadenza 2015, poiché le quotazioni saranno supportate dai fondamentali meglio di quanto il mercato stia attualmente scontando. La proiezione sul prezzo medio 2013 è 3,90 dollari.  

3) Oro. Sul metallo giallo gli economisti di Barclays hanno rivisto le stime sul prezzo medio 2013 da 1.668 dollari/oncia a 1.647, poiché gli elementi che in passato hanno trainato al rialzo le quotazioni sono ancora presenti (acquisti da parte delle banche centrali, bassi tassi di interesse e rischi di inflazione a medio termine) ma hanno perso di incisività. Il trend in discesa è confermato anche in uno scenario di lungo termine, visto che la quotazione prevista nel 2015 è 1.550 dollari/oncia.

4) Argento. L’outlook degli esperti di Barclays è negativo anche sul questo metallo meno nobile dell’oro, perché il mercato registrerà quest’anno il secondo surplus record della produzione che supererà nettamente la domanda, creando pressioni al ribasso sul prezzo. Un supporto alle quotazioni potrà arrivare dall’industria, e in particolare dal settore dei semiconduttori, ma anche su questo fronte mancano segnali decisi di ripresa. Il prezzo medio stimato per il 2013 è di 30,3 dollari/oncia, in calo dai 31,1 dollari nel 2012.

5) Platino. Le tensioni in Sud Africa legate alla rinegoziazioni biennali dei salari, le ingenti posizioni speculative e l’incremento della domanda a scopo industriale spingeranno il prezzo medio 2013 al livello di 1.687 dollari/oncia (da 1.547 dollari nel 2012), per arrivare a 1.875 dollari nel 2015.

6) Palladio. L’aumento delle importazioni cinesi è l’elemento trainate del prezzo del palladio, a fronte del deficit di offerta per il secondo anno consecutivo. Gli esperti di Barclays hanno rivisto leggermente al ribasso la proiezione di quest’anno, ma non quella a lungo termine. Il prezzo medio 2013 è previsto 748 dollari/oncia (da 641 nel 2012), per salire fino a 900 dollari nel 2015.

7) Nickel. Le alte scorte di cui dispone la Cina, unite ai segnali di leggero rallentamento della produzione industriale che provengono dal Paese della Grande Muraglia, consigliano prudenza nel breve termine in uno scenario che resta tuttavia incoraggiante per questo metallo. Il prezzo medio quest’anno è previsto 17.766 dollari/tonnellata (da 17.520 nel 2012), per arrivare a toccare 25.000 dollari nel 2015.

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