Mango sfida a H&M e Zara

CON LE PROPRIE FORZE – Nessuna alleanza. Nessun partner industriale o finanziario. Mango prosegue da sola e con i suoi mezzi. È la parola di Isak Andic, co-fondatore e oggi unico azionista del gruppo spagnolo il cui obiettivo è arrivare a 10 miliardi di euro (dagli attuali 1,6 miliardi) entro 10 anni, come anticipa in un colloquio con il Corriere della Sera il general manager Enric Casi.

SEDE CENTRALE  -Nella sede centrale della catena di moda, a una trentina di chilometri da Barcellona, dove lavorano 1.800 persone di cui 150 al solo centro stile, considerano il 2012 come l’anno-spartiacque. Quello in cui ha iniziato a dare i suoi frutti il cambio di strategia basata su prezzi ribassati e messi bene in vista nella pubblicità; su un prodotto trendy ma più basico; su nuove linee già avviate, come quelle dedicate al bambino, allo sport e la lingerie o quelle prossime come Violetta by Mango; sull’apertura di nuovi negozi in giro per il mondo (metà in proprio e l’altra metà in franchising con il conto-deposito), ma soprattutto in Europa che si conferma il mercato più importante.

POTENZIAMENTO IN ITALIA – È in questa strategia che si colloca anche il potenziamento dell’Italia. Mango è il secondo gruppo della moda spagnolo, dopo la Inditex di Amancio Ortega che nel 2012 ha sfiorato i 16 miliardi di euro di ricavi. È per concorrere ad armi pari con Zara (marchio principale di Inditex) o con la svedese H&M che Mango vuole accelerare la crescita? "No – dice Casi -. Noi siamo già in "serie A" come Inditex e H&M. È che servono economie di scala e 10 miliardi danno quelle giuste per noi.

NIENTE ACQUISTI – Li raggiungeremo con le nostre linee, sempre a marchio Mango (mentre Inditex ha creato una serie di brand separati), ne stiamo lanciando di nuove e altre verranno. L’idea di acquistare altre aziende o marchi non esiste, a meno che non si presenti qualcosa di veramente interessante, non si sa mai, ma non è una nostra strategia”. Qualche anno fa in Italia si era parlato di trattative con Stefanel. E anche quando si fanno ipotesi su possibili partnership di Benetton, oltre al nome di Zara, si fa quello di Mango, per dimensioni più vicino al gruppo di Ponzano Veneto. Ma è lo stesso Andic a dire che non esiste oggi nella strategia del gruppo spagnolo l’idea di allearsi ad alcuno.

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