Altro che Wall Street: ecco le dieci Borse che sono cresciute di più da inizio anno

LE BORSE AL TOP – Sebbene Wall Street e Tokyo abbiano messo a segno un rialzo in doppia cifra da inizio anno, rispettivamente del 15% e del 17%, non solo le Borse che sono cresciute di più da gennaio 2013. Il sito del Sole 24 Ore ha stilato una classifica delle dieci piazze finanziarie che hanno reso di più in questi sei mesi dell’anno. Venezuela, Dubai e Ghana sono solo alcune di questi listini poco conosciuti dagli investitori, ma dove si nascondono occasioni d’oro. Il quotidiano finanziario però avverte: la scarsissima liquidità rende questi mercati particolarmente rischiosi, oltre che poco investibili.

1- Venezuela +80%
Lo scettro dei rialzi globali va alla Borsa del Venezuela, che mette a segno un balzo del 80% da inizio anno in euro, pari a un impressionante +159% in valuta locale. Il rialzo in valuta locale del paniere di Caracas, indice da sempre molto sottile e volatile, va depurato da un'iperinflazione che comporta un'importante riduzione delle performance in termini reali, che pur rimangono notevoli. Il tasso di inflazione annualizzata tocca uno spaventoso 35,2%, il livello più alto di tutti i paesi americani.  

2- Ghana. +50%
La Borsa del paese africano sta vivendo una fase a dir poco brillante. Da inizio anno il rialzo del Gse Composite Index è stato del 50 per cento in euro. Un'impennata legata soprattutto all'avvio della produzione petrolifera, datata 2010, oltre che alla tenuta del business minerario.

3- Dubai: +42%
Dimenticata la bolla del 2009, gli investitori sembrano dare nuova fiducia alla borsa di Dubai. Il progresso da inizio anno è del 42%. A trainare il listino sono ancora una volta i titoli di società che sviluppano progetti immobiliari e le banche, proprio quei titoli che hanno portato l'economia di Dubai al collasso cinque anni fa.

4- Abu Dhabi: +37%
Corre il principale listino degli Emirati Arabi Uniti. Il balzo del 37% è frutto anzitutto di una generalizzata ripresa dell'economia, dopo il crash immobiliare del 2009 che ha piegato soprattutto l'Emirato di Dubai.

5- Kuwait: +34%
Da una parte c'è il governo, che ha annunciato un massiccio piano di investimenti. Dall'altro ci sono le società quotate nella borsa locale, soprattutto banche (che valgono più del 50% dell'intero listino), che stanno vivendo un'ottima stagione in termini di profitti. Il risultato finale è che il listino del Kuwait sta correndo grazie all'ondata di acquisti da parte degli investitori locali ed esteri. L'incremento è del 30% da inizio gennaio.

6- Pakistan: +28%
Il Karachi Stock Exchange 100 Index si è apprezzato del 28% fino ad oggi. Il motivo? Un forte aumento della spesa locale per i consumi e un'impennata dei profitti delle società quotate, che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno visto salire i profitti del 43%, il livello più alto tra i 17 indici asiatici monitorati da Bloomberg.

7- Bulgaria: +27%
La borsa di Sofia in questi giorni è sotto pressione a causa dell'aumento delle tensioni politiche che stanno minacciando la tenuta dell'attuale governo. Tuttavia il bilancio da inizio anno del listino locale, il Sofix, è più che positivo, grazie a un progresso del 25%. Il paniere è contrassegnato da pochi titoli (15) e una capitalizzazione molto sottile.

8- Nigeria: +26%
L'indice nigeriano, uno tra i più brillanti d'Africa, sta battendo tutte le stime. All'inizio dell'anno, gli analisti di tre grandi case di investimento mettevano in conto un incremento inferiore al 15% per il 2013. Ad oggi invece il rialzo è già del 26% (+29% in valuta locale). Dimenticato il collasso del 2008, quando il mercato perse il 45%, oggi gli investitori sembrano contagiati dall'euforia collettiva.

9- Kenya: +23%
La borsa di Nairobi, grazie a un rialzo del 23% da inizio anno, fa da supporto alla più grande economia dell'Africa orientale, mentre gli investitori internazionali confidano nel rafforzamento della moneta locale.

10- Qatar: +17%
Il boom di investimenti locali e internazionali in queste settimane ha spinto il Qe Index al top dal 2008, grazie a un avanzamento del 17% da inizio anno. L'upgrade dalla categoria di "frontier market" a "mercato emergente" annunciato dal provider Msci (e riferito a tutte le borse medio-orientali) dovrebbe far convogliare oltre 400 milioni di dollari di nuovi investimenti nelle borse dell'area del Golfo, secondo i calcoli Hsbc.

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