Lusso, vale ancora la pena di puntare sul comparto? La risposta degli esperti

L’ACQUISIZIONE DI LVMH – Un altro marchio storico del made in Italy prende il volo oltre i confini. Lvmh ha messo a segno un nuovo colpo, acquistando per 2 miliardi di euro l’80% di Loro Piana, celebre famiglia di esclusiva abilità nella lavorazione del cachemire e delle lane più rare. L’ennesimo colpo della società francese ha messo le ali ai titoli italiano del lusso.

VERSO I MASSIMI – “La notizia”, spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig, “sta spingendo i titoli del lusso italiano verso i nuovi massimi storici, a dimostrazione di come l’appeal sul made in Italy rimanga forte nonostante la crisi. In particolare, Ferragamo, Tod’s e Brunello Cucinelli si sono spinti questa mattina verso livelli mai raggiunti in passato. Più indietro Luxottica, che scambia attorno ai 41 euro, poco sotto i massimi di maggio (a 43 euro)”.

LE PROSPETTIVE – Se all'inizio dell'anno il giudizio del broker londinese era "buy", ossia comprare, "ora la diffusione dei timori di rallentamento marcato in Cina e il deprezzamento di alcune valute chiave come il real brasiliano e la rupia indiana ci spingono a essere più cauti sul comparto", aggiunge Longo. "Malgrado le prospettive di ripresa nell’eurozona, previste per la fine del 2013, rivediamo a 'hold' il giudizio sul settore del lusso per la seconda parte dell'anno. D'altronde, la performance messa a segno da inizio anno è di tutto rispetto: Ferragamo +52%, Brunello Cucinelli +51%, Luxottica +32% e Tod’s +22%".

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