M&G, 5 motivi per cui il mercato delle high yield europeo vale più del suo cugino Usa

CINQUE MOTIVI – Da un lato un’Europa in crisi e instabile a livello politico, dall’altro gli Stati Uniti che sono riusciti a tornare a crescere e che stanno vivendo una ripresa del mercato immobiliare. Insomma, commenta James Tomlins, M&G European High Yield Bond, “ci sono pochi dubbi che, per le aziende indebitate, i fondamentali e l’ambiente macroeconomico siano migliori negli Stati Uniti”. Tuttavia, ci sono ancora buoni motivi per credere che sia il mercato europeo ad offrire migliori opportunità di investimento. Eccone cinque:

1. Minore sensibilità ai tassi di interesse. Dal momento che il genio del tapering è stato tirato fuori dal cappello questa estate, gli investitori sono diventati consapevoli del rischio tassi di interesse implicito alle loro holding. Il mercato delle obbligazioni high yield europee ha una duration effettiva dei tassi di interesse di 3,2 anni rispetto ai 4,4 anni della controparte negli Usa. Di conseguenza, il mercato europeo sarà meno sensibile a un ulteriore sell off dei titoli di Stato se tutto il resto rimane uguale.

2. Inferiore grado di liquidità. Le obbligazioni alto rendimento europee scambiano a una liquidità media del 101,98 con gli Usa al 102,92. questa potrebbe sembrare una differenza minima, ma considerata la presenza dell’opzione call in molte obbligazioni high yield, una liquidità sopra 100 indica un potenziale limitato di apprezzamento del capitale. Il mercato europeo soffre della stessa limitazione, ma con un margine extra dell’1%.

3. Migliore qualità del mercato. Vista attraverso il filtro dei rating del credito, il mercato europeo è meno rischioso. I bond con rating BB contano per il 67% del mercato rispetto al 42% negli Stati Uniti. Le obbligazioni con rating B rappresentano rispettivamente il 23% in Europa e il 41% negli Stati Uniti, con la percentuale rimanente in titoli CCC. In pratica, i due terzi del mercato europeo si classifica poco sotto il livello di investment grade, dove oltre la metà del mercato Usa è decisamente nell’area ‘spazzatura’ con un rating tra B e CCC.

4. Spread del credito più ampi. Il mercato europeo nel complesso scambia sui titoli di Stato a uno spread di circa 508 pb rispetto ai 471 pb degli Usa. Se facciamo una verifica sulla base del rating, la differenza è anche più evidente. I bond BB europei scambiano a 410 pb sui sovrani, gli analoghi titoli USA a 342. Per il rating B, i numeri sono 607 pb e 454 pb rispettivamente. È vero che l’economia europea sta faticando, ma questo fattore è già scontato nelle valutazioni.

5. Tassi di default inferiori. Secondo le statistiche sui mercati pubblici dei bond della Bank of America Merrill Lynch, il tasso di default soppesato degli emittenti negli ultimi 12 mesi è dell’1,2% per il mercato europeo e del 2,1% per quello Usa. C’è poca evidenza che suggerisca un cambiamento drammatico di questo trend nel prossimo futuro a causa dei bassi tassi di interesse e della tendenza a supporto del rifinanziamento.

L’EUROPA RESTA PIU’ INTERESSANTE – Sicuramente ci sono elementi che portano a sfumare questa tesi – il rendimento complessivo del mercato high yield europeo ad esempio è minore (il 5,1% contro il 6,1% degli Usa) – riflettendo sia la duration inferiore del mercato, ma anche la divergenza dei rendimenti dei mercati obbligazioni di Europa e Stati Uniti negli ultimi mesi. Ciononostante, conclude Tomlins, “con un rischio tassi minore, inferiore prezzo medio della liquidità, migliore qualità del credito, spread più ampi e più bassi tassi di default, il mercato europeo delle obbligazioni ad alto rendimento continua a sembrare molto più interessante rispetto al cugino americano”

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